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domenica 24 marzo 2013

SUNDAY MAGAZINE


 
IL PORTO SEPOLTO
Vi arriva il poeta
e poi torna alla luce con i suoi canti
e li disperde.
Di questa poesia
mi resta
quel nulla
d'inesauribile segreto.

(Giuseppe Ungaretti)

Io sono Neda. Donna di primavera.
Sud rivolta di cuori e di passioni.
Io sono Neda. Sud sete di giustizia.
E di verità che il potere sottrae,
nasconde. Sud della mia carne, sud.
Io sono Neda due volte donna perché
devo ancora nascondere il mio essere
donna; donna di un sud oppresso nei
secoli, quasi sempre in nome di Dio.
Chi è quel Dio dietro cui gli uomini
opprimono le donne fin da quando sono
bambine e donne d'età?
Sud sempre devastato nella bellezza
e infangato nella bruttezza della
violenza del suo dominio
sugli uomini, nelle donne, sulla
natura, nel corpo degli animali,
nel mare, in cielo, sulle foglie che
cadono anche quando non è autunno.
A Neda tutte le Neda una sola Neda
di tanti occhi, dalle mille mani e
cuori e labbra che sotto pelle e nel
buio sussurrano Neda, Neda, Neda...
Neda riversa a terra, colpita, la
vita che sfoca,morente il sangue di
Neda semina nell'addio che ritorna.

(Transit)
PS: Eugenio Bennato ha scritto una canzone che si chiama Neda. Neda è un porto da cui partire e ritornare con occhi che prima non vedevano Neda
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2 commenti:

Transit ha detto...

Io sono Neda. Donna di primavera.

Sud rivolta di cuori e di passioni.

Io sono Neda. Sud sete di giustizia.

E di verità che il potere sottrae,

nasconde. Sud della mia carne, sud.

Io sono Neda due volte donna perché

devo ancora nascondere il mio essere

donna; donna di un sud oppresso nei

secoli, quasi sempre in nome di Dio.

Chi è quel Dio dietro cui gli uomini

opprimono le donne fin da quando sono

bambine e donne d'età?

Sud sempre devastato nella bellezza

e infangato nella bruttezza della

violenza del suo dominio

sugli uomini, nelle donne, sulla

natura, nel corpo degli animali,

nel mare, in cielo, sulle foglie che

cadono anche quando non è autunno.

A Neda tutte le Neda una sola Neda

di tanti occhi, dalle mille mani e

cuori e labbra che sotto pelle e nel

buio sussurrano Neda, Neda, Neda...

Neda riversa a terra, colpita, la

vita che sfoca,morente il sangue di

Neda semina nell'addio che ritorna.


PS: Eugenio Bennato ha scritto una canzone che si chiama Neda. Neda è un porto da cui partire e ritornare con occhi che prima non vedevano Neda.

Anonimo ha detto...

SONO BRUNACCIO

Sempre mitico Transit!
A breve dovrò andare a lavorare e nel pomeriggio difficilmente ci sarò.
Dunque, augurando buona domenica, come sempre commenterò i contributi -questo primo compreso, sempre che ce ne saranno altri- e aggiornerò il post domani.
Ciao a tutte/i.