
Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade
Ho tanta stanchezza sulle spalle
Lasciatemi così come una cosa posata in un angolo e dimenticata
Qui non si sente altro che il caldo buono
Sto con le quattro capriole di fumo del focolare
(Giuseppe Ungaretti)
La luna, il Topo e la Balena
Si chiede alla luna di smetterla di tacere imperterrita. E al mare di stare calmo;certo, ma è già burrasca. Al ferro di essere tenero. E al bambino di tenere la barra dritta. Al topo di ruggire. E alla vedova bruttissima di non tradire. A quella bella tappeti dispiegati nelle sere d'estete di non fare gli occhi dolci e la pelle di pesca. Al cantante di evitare il ritornello e al condannato a morte di avere ricordi pur se intinti nella labilità della giugulare tagliata. E alle rondini di non far ritorno al primo nido come la nave sulla vecchia rotta della Balena. Alla puttana di cambiar di posto nel caso non trovasse bisognosi di calore. E al morituro di sorridere beato sul bordo del viaggio senza passaporto. E a chi mescola le carte d'ogni risma, perché la vita, con o senza il baro, è una strada acciottolata dal cui abisso risuonano i passi nella notte più nera.Un altra carta, un bacio, l'addio.
(Transit)
5 commenti:
In cerchio stretto
Lo sguardo è rivolto dall'altra parte. Sotto il buio del cuore.
E gli occhi feriti dal muro vanno oltre il neo dell'orizzonte.
Il vento serpeggia trattenuto e la pioggia cade ai piedi incarcerata.
Il viaggio spingersi oltre i lati di re, dittatori e falsari.
I bambini spronano gli aquiloni specie col freddo e con la neve.
Nessuno arresta i sogni se ci si stringe in cerchio largo proprio
a Natale come a succhiare dai seni di Nina per nutrire il bimbo
nato sotto la arida stella di chi conta danaro e frega l'umano.
Il treno
Alle tue spalle sta arrivando il treno. Tutti, a uno a uno, aspettano un treno. Il treno arriva e nessuno lo vede. Sono cosi clamorosi i treni quando arrivano. Accade spesso che il treno sia di un altro mondo. Nessuno ci sale. Che strano. Il treno comunque arriva, come a raccogliere acqua tra le mani, ma quelli che hanno la gola secca, spesso, per un motivo o l'altro, anche quando pare che motivi non ce ne siano, nessuno vi sale. Nonostante passi, il treno è stracolmo, solo posti in piedi. Il treno arriva ma non scende e non sale nessuno. Ma sul treno non c'è nessuno. Una disdetta. La cosa strana risulta la cabina: è priva del guidatore. E di guida automatica. Passano i treni e i paesaggi. Lì, alla fermata, si aspetta una e due vite intere. Niente. E' una cosa di orari sbagliati. E lo sguardo raccolto nel vuoto della riflessione. Del mondo, di noi, di te ... del treno che freddo e sudato si allontana.
La luna, il Topo e la Balena
Si chiede alla luna di smetterla di tacere imperterrita. E al mare di stare calmo;certo, ma è già burrasca. Al ferro di essere tenero. E al bambino di tenere la barra dritta. Al topo di ruggire. E alla vedova bruttissima di non tradire. A quella bella tappeti dispiegati nelle sere d'estete di non fare gli occhi dolci e la pelle di pesca. Al cantante di evitare il ritornello e al condannato a morte di avere ricordi pur se intinti nella labilità della giugulare tagliata. E alle rondini di non far ritorno al primo nido come la nave sulla vecchia rotta della Balena. Alla puttana di cambiar di posto nel caso non trovasse bisognosi di calore. E al morituro di sorridere beato sul bordo del viaggio senza passaporto. E a chi mescola le carte d'ogni risma, perché la vita, con o senza il baro, è una strada acciottolata dal cui abisso risuonano i passi nella notte più nera.Un altra carta, un bacio, l'addio.
SONO BRUNACCIO
Ciao Transit; intanto auguri e buona giornata.
Domani (in cui ancora terrò il post)vengo a commentare ed aggiornare, per tutti gli interventi che ci sono stati e che eventualmente verranno.
SONO BRUNACCIO
Scusate ma ieri non sono riuscito ad intervenire.
Ottimo, Transit, in particolare l'ultimo brano è fulminante è dunque lo metto nel post.
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