SE PENSATE CHE QUESTA SIA UNA STORIA VEROSIMILE MA INVENTATA, VI SBAGLIATE: E' ASSOLUTAMENTE VERA.
QUESTA E' L'ITALIA OGGI.
A. ha ventisei anni, laureata in veterinaria con 110 e lode a ventiquattro anni, menzione e pubblicazione gratuita della tesi. Capo scout, fidanzata, mille interessi ed attività. Stamane si è alzata alle 6, alle 8 doveva essere nell'ambulatorio presso cui lavora 3 giorni la settimana per un totale di 24 ore. Domani sera inizia un turno sostitutivo presso una clinica veterinaria della provincia torinese, dalle 20 del Sabato alle 12 della Domenica, tutta la notte da sola. Stipendio? Ah, ah, ah. Naturalmente non è dipendente, ha dovuto prendere la partita Iva e quindi sono a suo carico contribuzione, ferie, malattia etc etc.
Ha lavorato GRATIS ED IN NERO per 6 mesi nella suddetta clinica: tutti i giorni 80 km andata/ritorno, mai nemmeno un euro per la benzina. Ora, nella medesima clinica, guadagna ben 70 euro (lorde) per 16 ore consecutive festive e notturne. Dall'altro, il veterinario presso cui lavora 3 giorni la settimana, ne prende 600 lordi. A fine mese, detratte le spese, gliene rimangono 400, forse, se è fortunata.
Prospettive? Zero.
A. ha una sorella: laureata in Belle Arti e Restauro, capo scout, fidanzata convivente con un bravo e simpatico ragazzo, mille passioni ed interessi. Si alza anche lei all'alba, prende un autobus che in un'ora la conduce al suo posto di lavoro: Associazione di assistenza ed intermediazione culturale per donne immigrate: Stipendio? Euro 432 mensili, Servizio Civile, durata del contratto un anno. Lavori precedenti: commessa per 3 mesi, maschera in un cinema per 6 mesi. Allo scadere di ogni contratto ovviamente licenziata. Speranze future? Zero. Figli in programma? Zero. Ferie? Zero. Automobile? Zero. Una bici, regalata dal padre.
Di che parlano questo governo di banditi, la destra e la sinistra, le cosiddette forze politiche progressiste, i sindacati, i giuslavoristi, i preti, i giornalisti, quando sproloquiano di lavoro?
- Riforma delle pensioni: 43 anni di contributi versati per andare in pensione, perchè 40 son pochi. Forse ci arriverà il loro padre, certo non loro che non vedranno mai nemmeno la metà di quegli anni, precarie a vita come sono e saranno. Diceva un tale Padoa Schioppa, che grazie a dio è morto, che pure i suoi figli erano precari.....sì a 60.000 sterline all'anno e con un padre milionario (in euro)
QUESTA E' L'ITALIA OGGI.
A. ha ventisei anni, laureata in veterinaria con 110 e lode a ventiquattro anni, menzione e pubblicazione gratuita della tesi. Capo scout, fidanzata, mille interessi ed attività. Stamane si è alzata alle 6, alle 8 doveva essere nell'ambulatorio presso cui lavora 3 giorni la settimana per un totale di 24 ore. Domani sera inizia un turno sostitutivo presso una clinica veterinaria della provincia torinese, dalle 20 del Sabato alle 12 della Domenica, tutta la notte da sola. Stipendio? Ah, ah, ah. Naturalmente non è dipendente, ha dovuto prendere la partita Iva e quindi sono a suo carico contribuzione, ferie, malattia etc etc.
Ha lavorato GRATIS ED IN NERO per 6 mesi nella suddetta clinica: tutti i giorni 80 km andata/ritorno, mai nemmeno un euro per la benzina. Ora, nella medesima clinica, guadagna ben 70 euro (lorde) per 16 ore consecutive festive e notturne. Dall'altro, il veterinario presso cui lavora 3 giorni la settimana, ne prende 600 lordi. A fine mese, detratte le spese, gliene rimangono 400, forse, se è fortunata.
Prospettive? Zero.
A. ha una sorella: laureata in Belle Arti e Restauro, capo scout, fidanzata convivente con un bravo e simpatico ragazzo, mille passioni ed interessi. Si alza anche lei all'alba, prende un autobus che in un'ora la conduce al suo posto di lavoro: Associazione di assistenza ed intermediazione culturale per donne immigrate: Stipendio? Euro 432 mensili, Servizio Civile, durata del contratto un anno. Lavori precedenti: commessa per 3 mesi, maschera in un cinema per 6 mesi. Allo scadere di ogni contratto ovviamente licenziata. Speranze future? Zero. Figli in programma? Zero. Ferie? Zero. Automobile? Zero. Una bici, regalata dal padre.
Di che parlano questo governo di banditi, la destra e la sinistra, le cosiddette forze politiche progressiste, i sindacati, i giuslavoristi, i preti, i giornalisti, quando sproloquiano di lavoro?
- Riforma delle pensioni: 43 anni di contributi versati per andare in pensione, perchè 40 son pochi. Forse ci arriverà il loro padre, certo non loro che non vedranno mai nemmeno la metà di quegli anni, precarie a vita come sono e saranno. Diceva un tale Padoa Schioppa, che grazie a dio è morto, che pure i suoi figli erano precari.....sì a 60.000 sterline all'anno e con un padre milionario (in euro)
- Lavoratori e pensionati con insopportabili privilegi, ci vuole giustizia ed equilibrio tra generazioni, pontifica la neo ministra. Com'è possibile se i loro genitori a 60 anni sono giovani per andare in pensione e vecchi per lavorare? Se li obbligano a lavorare sino a 67 anni e ad occupare il posto che spetterebbe ai ventenni?
- Fare sacrifici, ci spiega Profumo, ex AD del San Paolo. Chi li deve fare: un ragazzo che guadagna 400 euro al mese? Il loro padre e la loro madre che con 2 stipendi mantengono le figlie 26enni, un altro figlio spesso disoccupato, la di lui moglie precaria ed un nipote ai primi anni di scuola?
Profondo Nord. Nel quale due genitori hanno insegnato ai loro figli il valore dello studio, dell'impegno, del sacrificio, del senso dello Stato, della collettività, dell'altruismo, dei valori e delle virtu' necessarie per sostenere una società civile. Nel quale forse avrebbero dovuto insegnare al figlio ad andare a rubare ed alle figlie ad allargare le gambe, come ben ci ha ammaestrato il ventennio berlusconiano... e come pare suggerire anche il nuovo governo-comitato d'affari della borghesia, del tutto ignaro (loro sono bocconiani, ricchi e borghesi, figli di ricchi e borghesi e con figli ricchi e borghesi) delle reali condizioni di esistenza e sopravvivenza dei governati.
Profondo Nord, dove forse sarebbe meglio, invece di continuare a parlare a vanvera di giustizia, di cambiamento e di rinascita morale, delegare il tutto al famoso cannone di Bertold Brecht od alla sua versione moderna, l'AK47, meglio conosciuto come Kalashnikov, dal nome del suo inventore.
Visto che, come dice Brecht, quel linguaggio lo capiscono ed a ogni altra lingua sono sordi.
2 commenti:
http://volanterossa.splinder.com/post/25789304/il-racket-dei-padroni
Cari compagni, nei commenti qua c'è un'interessante discussione sui sindacati (scaturita peraltro dal link di un vostro post).
Saluti resistenti.
queste sono storie precarie! si cominci da qui...
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