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giovedì 26 luglio 2012

LA CRISI DI NOKIA: a pagare sono sempre i soliti

DI SEGUITO I COMUNICATI SINDACALI IN MERITO AI LICENZIAMENTI CHE NEI PROSSIMI MESI NOKIA E NOKIA SIEMENS NETWORK OPERERANNO A LIVELLO NAZIONALE. SI RICORDA  CHE ESATTAMENTE UN ANNO FA QUESTA POLITICA DI TAGLI COINVOLSE ANCHE UN NOSTRO COMPAGNO, ALLORA PERÒ LA QUESTIONE FU ANCORA PIÙ SUBDOLA E IL LICENZIAMENTO FU MASCHERATO DA TRASFERIMENTO. ORA LE COSE SONO PIÙ CHIARE.
"que se ne vajan todos"
 
Comunicato sindacale
NAVTEQ

In data 23 luglio 2012 presso lo studio associato di Treviso si e svolto il primo incontro tra la NAVTEQ e le Organizzazioni sindacali rispetto alla procedura di riduzione di personale avviata dall'azienda il 9 luglio 2012 ai sensi dell'art.4, 24 legge 223 per n 10 lavoratori nel territorio nazionale. La società interamente di proprietà della Nokia dal 2008 ha illustrato le ragioni che determinano l'eccedenza di personale che sono riconducibili all'introduzione di nuove tecnologie e di nuovi processi operativi ed organizzativi con integrazione del portafoglio prodotti nel catalogo globale Nokia. Inoltre ha indicato l'utilizzo di informazioni da soggetti terzi in un processo di integrazione del sistema di banche dati. Tutto ciò produce anche la chiusura della sede di Cosenza in ragione della possibile copertura dell'area sud Italia dalle sedi di Bari, Napoli, Palermo. Le Organizzazioni sindacali hanno dichiarato la non percorribilità di un accordo sulla mobilità secondo icriteri proposti dall'Azienda ed hanno avanzato la richiesta di un progetto industriale anche in rapporto con Nokia che preveda il rilancio dell'impresa ed il superamento delle criticità che determinano gli esuberi e in fase ritengono opportuno l'utilizzo di ammortizzatori sociali quali i Cds e/o Cigs a rotazione in ragione delle polifunzionalità dei lavoratori ed eventualmente con il supporto della formazione necessaria. L'azienda ha manifestato la propria perplessità/contrarietà all'utilizzo di ammortizzatori sociali diversi dalla procedura di mobilità (licenziamento) ed ha
avanzato una proposta di indennità che verrebbe avanzata ai lavoratori licenziati con i seguenti contenuti: 9 mensilità + 1 mensilità ogni 3 anni di anzianità aziendale riproporzionata anche per i periodi intermedi ai 3 anni + eventuali 2 mensilità di aspettativa retribuita con la liquidazione del periodo di preavviso. Le Organizzazioni sindacali hanno preso atto di quanto dichiarato dall'Azienda e ribadito la necessità di un ulteriore approfondimento da parte dell'azienda circa l'utilizzo di ammortizzatori sociali e sottolineato che non sarà disponibile un accordo che preveda criteri diversi dalla non opposizione (volontarietà) e in questo quadro anche la volontaria disponibilità a trasferimenti in sede diversa per la copertura di posizioni che venissero a liberarsi. Le parti hanno concluso l'incontro aggiornandosi in data da definire e comunque nel rispetto dei tempi di procedura.
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma, 24 luglio 2012

Comunicato sindacale
NOKIA SIEMENS NETWORK

Si è svolto oggi l'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico tra Direzione aziendale, FIM, FIOM, UILM e Coordinamento nazionale delle RSU di Nokia Siemens Networks. Ad assistere all'incontro erano presenti le Istituzioni locali di Lombardia e Comune di Catania.
L'incontro è stato introdotto dal funzionario del Ministero che brevemente ha informato la
delegazione sull'esito dell'incontro tenuto alla presenza del Ministro Passera, il rappresentante del board e il management italiano dell'Azienda. Si è appreso con chiarezza che dall'incontro non è emerso alcun elemento possibile utile a variare il piano di ristrutturazione aziendale, nonostante le affermazioni di apertura del piano di rilancio della "agenda digitale" nei prossimi mesi parte del Ministero.
L'Azienda si è limitata a ribadire le ragioni legate alla decisione di licenziare 580 persone in Italia, illustrando nuovamente in titoli non chiari (ancora meno di quelli annunciati in Assolombarda lo scorso 16 luglio), l'impegno a attivare politiche tese a ricollocare il personale dichiarato eccedente ma senza specificare numeri e possibili azioni concrete a sostegno di progetti di reindustrializzazione dell'area industriale di Cassina De Pecchi. In merito al sito di Catania l'Azienda ha riferito che si sta definendo una possibile ricollocazione di una parte dei dipendenti in esubero in un’altra impresa.
Da parte delle FIM, FIOM, UILM è stata ribadita l'importanza del fattore tempo ed i termini concreti è stata avanzata la proposta di sospendere i tempi della procedura per riprendere la discussione e verificare il piano industriale che non era e non è condiviso dalle FIM, FIOM, UILM e in modo da esplorare ogni possibile soluzione alternativa ai licenziamenti che dia soluzioni industriali.
Il Ministero ha quindi ripreso la proposta avanzata dal sindacato di sospendere per 15 giorni la procedura e riconvocare il tavolo di confronto sempre presso il Ministero dello Sviluppo Economico il giorno 7 settembre p.v.
Pertanto, vista la mancanza attuale di sbocchi positivi della trattativa, permangono lo stato di agitazione, le forme di sciopero già annunciate ed un ulteriore pacchetto di 24 ore di sciopero da utilizzare a livello locale dalle RSU.
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma, 26 luglio 2012

3 commenti:

Anonimo ha detto...

era esattamente un anno fa quando iniziò la "campagna di epurazione". Allora furono coinvolte 3 persone che dall'oggi al domani si trovarono letteralmente in mezzo ad una strada con licenziamenti mascherati da trasferimenti. Ricordo molto bene le parole della responsabile del personale Lucia Capretta e dell'amministratore delegato Giorgio Buttelli che ci rassicuravano sulla NON intenzionalità dell'azienda a volerci licenziare. Ricordo molto bene anke la risposta che diedero al responsabile regionale della FIOM, al momento della firma dell'accordo: "non è nostra intenzione ridurre il personale e colmeremo il mancato trasferimento con 3 nuove assunzioni presso la sede di milano che è attualmente carente di personale.."
Dopodichè nn solo non c'è stata alcuna nuova assunzione, ma il processo epurativo è proseguito fino ad arrivare all'attuale procedura di mobilità che dovrebbe riguardare 10 lavoratori.
Per lo meno oggi le cose sono chiare e, ammesso ci sia la volontà, immagino qualkosa si potrà ottenere. Certo non si otterrà mai che siano allontanati i veri responsabili di una crisi aziendale che NON dipende sicuramente da chi il proprio lavoro lo ha sempre fatto nel modo migliore, con dedizione e professionalità. Non mi sento di dire la stessa cosa di chi amministra e che rimane sempre al suo posto spesso con stipendi da capogiro.

massimo

Anonimo ha detto...

giù la maschera! è il caso di dirlo ed anche forte. spesso capita di leggere articoli del genere senza immaginarsi cosa ci sia dietro, quali storie e quante amarezze si celino in questi freddi comunicati. in questo caso, avendo vissuto tutti noi di "precari utd" veramente da vicino la politica epurativa di nokia, lo stupore fa largo ad una strana sensazione di amara consapevolezza per una storia già scritta, per un finale già immaginato ed ora rivelatosi nel suo crudo realismo. hasta siempre massimo. djordji

Anonimo ha detto...

SONO BRUNACCIO.

Massi, ripercorrere la vicenda tua (e degli altri lavoratori nokia) è come ripercorrere la storia del collettivo Precari United, nato proprio dalla tua storia, pensata come esemplare per mettere in connessione quelle realtà di lavoro che non trovano spazio e visibilità.

Che aggiungere?
Se, come penso, l'onore di un uomo si riscontra nella coerenza con la parola data, questi non sono uomini ma caporali.

Noi non ci arrendiamo!