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lunedì 23 luglio 2012

LA RATIFICA SUICIDA DEL FISCAL COMPACT E IL COLPO DI STATO DEL MES

METTO DUE ARTICOLI: UNO PIU' BREVE E GENERALE SUL FISCAL COMPACT, E UNO PIU' DETTAGLIATO CHE ANALIZZA BENE IL MES (O ESM CHE DIR SI VOGLIA).
http://www.contropiano.org/it/news-politica/item/10347-ratifica-suicida-del-fiscal-compact
L'assemblea ha dato il via libera definitivo alla ratifica del fiscal compact (368 sì, 65 no e 65 astenuti). Idv e Lega hanno votato contro. Con l'espressione "fiscal compact" viene indicato l'obbligo, per l'Italia, di portare l'ammontare totale del debito pubblico al 60% del Pil entro 20 anni. Un compito impossibile per chi attualmente viaggia al 123% e ha un Pil fermo da anni o, come da 12 mesi, addirittura in recessione.
Di fatto significa per i governi che si succederanno da qui in poi dovranno varare "manovre" da 45 miliardi ogni anno fino al 2032.
Da ora in poi vedremo soltanto tagli alla spesa pubblica, in continuazione e senza alcuna possibilità - per i partiti che accettano di governare sotto questa spada di Damocle - di modificare in nulla questa decisione. Che è al tempo stesso suicida e idiota sul piano economico. Di fatto, potremo soltanto ottenere un caduta del Pil rapidissima, perché - come mostrato da diversi economisti di vaglia, tra cui Nouriel Roubini - si innesca a questo punto un "moltiplicatore keynesiano al contrario", dove per ogni euro in meno di spesa pubblica se ne perdono due di Pil.
Chi ci guadagna?
Soltanto quei capitali "liquidi" che possono venire a fare shopping a poco prezzo di imprese e di immobili prestigiosi, di monumenti (scommettiamo?) e territorio.
La "politica", da oggi, è in Italia ufficialmente morta. Almeno quella che ha il palazzo come riferimento operativo. Per 20 anni, infatti, il "programma di governo" è già scritto. Le promesse elettorali, dunque, dovranno prendere in esame altri argomenti. Sempre meno vicini ai bisogni della popolazione.
L'unico spazio che si apre è quello per un'opposizione radicale. Ma occorre più intelligenza che rabbia, in questa impresa. Perché la prateria è immensa, e i "cavalli antagonisti" che stanno in scuderia hanno le gambe decisamente corte. Almeno per ora...

da Il Sole 24 Ore
Via libera a Fiscal compact e al meccanismo di stabilità a tutela dell'euro (Esm)

Doppio via libera della Camera su fiscal compact e meccanismo di stabilità a tutela dell'euro (Esm).Semaforo verde sul fiscal compact L'assemblea ha dato il via libera definitivo alla ratifica del fiscal compact (368 sì, 65 no e 65 astenuti; Idv e lega hanno votato contro, così come, in dissenso dal proprio gruppo, i deputati del pdl Guido Crosetto, Antonio Martino e Sabrina de Camillis). Il Trattato é stato siglato nel marzo scorso da 25 Stati dell'Ue; non lo hanno sottoscritto Gran Bretagna e Repubblica Ceca. È un accordo di diritto internazionale, che non rientra nel quadro giuridico del Trattato di Lisbona e quindi non fa parte del diritto comunitario. L'accordo riprende le norme del Six-pack, il nuovo Patto di stabilità e crescita, coordinandosi con esse. Il fiscal compact impone di introdurre in Costituzione il principio del pareggio di bilancio e la correzione automatica in caso di sforamento. Sì dell'Aula al meccanismo di stabilitàL'Aula ha approvato (in via definitiva) anche il disegno di legge di ratifica della revisione del trattato europeo che inserisce negli accordi la possibilità di attivare il meccanismo di stabilità (Esm) nei Paesi della zona euro. Il provvedimento ha ricevuto 380 voti favorevoli, 59 contrari e 36 astenuti, contraria la Lega, astenuto l'Idv. Ora tocca la fiscal compact: sono iniziate le dichiarazioni di voto finali. Esm per salvaguardare la stabilità dell'eurozona La modifica, che riguarda l'articolo 136 del trattato ed é stata approvata dal Consiglio europeo del marzo 2011, prevede che «gli Stati membri la cui moneta é l'euro possono istituire un meccanismo di stabilità da attivare ove indispensabile per salvaguardare la stabilità della zona euro nel suo insieme. La concessione di qualsiasi assistenza finanziaria necessaria nell'ambito del meccanismo sarà soggetta a una rigorosa condizionalità». Per entrare in vigore serve la ratifica del 90% dei Paesi membri La modifica al trattato europeo entrerà in vigore il primo gennaio del 2013, a condizione che il 90% dei Paesi lo abbiano ratificato, altrimenti il mese dopo il completamento del processo da parte dei parlamenti nazionali. A oggi, oltre all'Italia, la modifica é stata approvata da 12 Paesi membri mentre in altri nove al sì delle Camere non é ancora seguita la promulgazione.

da www.resistenze.org - osservatorio - europa - politica e società - 11-07-12 - n. 417
da http://www.counterpunch.org/2012/07/02/government-by-the-banks-and-for-the-banks/
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Colpo di stato del MES in Europa


Governo delle banche e per le banche (*)
di Ellen Brown
Venerdì 29 giugno, il Cancelliere tedesco Angela Merkel ha acconsentito a modificare le regole del fondo permanente di salvataggio per l'Eurozona "prima che l'inchiostro fosse asciutto", secondo i suoi critici. Oltre a facilitare le condizioni alle quali saranno riconosciuti i salvataggi, le concessioni comprendono un accordo che i fondi destinati ai governi indebitati possano essere incanalati direttamente verso le banche sotto pressione.
Secondo Gavin Hewitt, redattore delle notizie sull'Europa per la BBC News, le concessioni significano che:
- Il fondo di salvataggio per l'Eurozona (sostenuto dal denaro dei contribuenti) avrà una partecipazione nelle banche fallite.
- Il rischio è aumentato. I contribuenti tedeschi hanno assunto nuovi obblighi. In futuro il fallimento di una banca non cadrà più sulle spalle delle tesorerie nazionali, ma sul Meccanismo Europeo di Stabilità (MES), un fondo al quale la Germania contribuisce più di ogni altro paese.
Nel breve termine, queste misure allenteranno la pressione sui mercati. Tuttavia, attualmente il MES dispone di un fondo di soli 500 miliardi di euro. Questo denaro potrebbe essere inghiottito rapidamente e i mercati potrebbero esigere di più. Non è ancora chiaro quanto profondi siano i buchi delle banche dell'Eurozona.
Il MES è ora un fondo permanente di salvataggio per le banche private, un permanente "sussidio statale per i ricchi". Non vi è alcun massimale fissato agli obblighi che dovranno essere sottoscritti dai contribuenti, e nemmeno spazio per negoziare, né la possibilità di ricorrere in tribunale. Le disposizioni preoccupanti dell'accordo sul MES sono stati riassunti in un video su youtube nel dicembre del 2011 (originariamente pubblicato in tedesco), dal titolo "La sconvolgente verità dell'imminente collasso dell'UE!"
Il Trattato istituisce una nuova organizzazione intergovernativa alla quale siamo tenuti a trasferire cifre illimitate entro sette giorni ne faccia richiesta, un'organizzazione che ci può citare in giudizio, ma che è immune da ogni forma di azione legale e di cui i manager godono della stessa immunità. Non ci sono revisori indipendenti e a questa organizzazione non si applicano le leggi esistenti. I governi non possono agire contro di essa. I bilanci nazionali di tutti gli Stati europei [sono] nelle mani di una sola organizzazione intergovernativa non eletta.
Ecco alcune delle principali disposizioni del MES:
[Articolo 8] "Il capitale sociale autorizzato sarà pari a 700.000.000.000 [700 miliardi di euro]".
[Articolo 9]: "Con il presente, i membri del MES irrevocabilmente e incondizionatamente si impegnano a versare qualsiasi somma di capitale che verrà a loro richiesta... tale somma deve essere pagata entro sette giorni dal ricevimento della richiesta".
[Articolo 10]: "Il Consiglio dei Governatori ... può decidere di modificare il capitale autorizzato e di modificare l'articolo 8 ... di conseguenza".
[Articolo 32, comma 3]: "Il MES, i suoi beni, fondi, e patrimonio ... godono dell'immunità da ogni forma di processo giudiziario ...."
[Articolo 32, comma 4]: "La proprietà, i fondi e i beni del MES saranno... immuni da perquisizione, requisizione, confisca, espropriazione, o qualunque altra forma di sequestro, rimozione o preclusione tramite azione esecutiva, giudiziaria, amministrativa o legislativa".
[Articolo 30]: "... I Governatori, i Vice Governatori, i membri del Consiglio di amministrazione e i loro vicari, nonché l'Amministratore Delegato e gli altri membri del personale saranno immuni da procedimenti legali che riguardino azioni da loro compiute in veste ufficiale e i loro documenti e carte ufficiali godono dell'inviolabilità".

Tutto ciò era scritto prima delle recenti concessioni introdotte da Merkel, le quali consentono che questo credito venga incanalato direttamente alle banche.
Perché Merkel ha ceduto?
"Le reazioni in patria sono state devastanti", ha riferito Der Spiegel. "L'impressione è stata che [Merkel] fosse raggirata dalle abili mosse del Primo Ministro italiano Mario Monti e del Primo Ministro spagnolo Mariano Rajoy".
Fino al 21 giugno, 13 su 17 paesi non avevano ancora ratificato il MES, e mancava la ratifica principale, quella della Germania, la più grande economia dell'Eurozona. In precedenza, Angela Merkel si era opposta all'uso del fondo di salvataggio per pompare denaro direttamente nelle banche europee che si trovano in difficoltà. Ma alla conferenza del vertice dell'UE che ha avuto inizio giovedì e si è protratta fino a notte fonda [28 e 29 giugno 2012], ha finalmente ceduto. Nella tarda serata di venerdì, i legislatori tedeschi hanno votato 493-106 a favore del fondo di salvataggio permanente di € 700 miliardi ($ 890 miliardi).

Perché Merkel ha ceduto? Secondo un articolo di The Economist, la riunione a sera tardi era "in un'atmosfera di bluff e di millanteria arrogante," in cui "Mariano Rajoy, il Primo Ministro spagnolo …, insieme all'italiano Mario Monti, avevano minacciato di bloccare qualsiasi accordo in occasione del Vertice a meno che le loro richieste non fossero state soddisfatte. Il signor Rajoy ha ottenuto soddisfazione, ma lo stesso non è del tutto vero per il signor Monti, che era stato il più inflessibile dei due".
Il signor Monti, che si è dichiarato soddisfatto, aveva causato una notevole irritazione tra gli altri ministri. Tra gli accordi che Monti minacciava di bloccare, c'era il "Patto di crescita", un pacchetto di misure per stimolare l'economia.
Non è chiaro cosa Monti abbia raggiunto con questa manovra:
"Chi ha bisogno del Patto per la crescita? Non la Germania", ha detto un partecipante perplesso. I falchi fiscali dell'Eurozona dicono che il meccanismo di acquisto di obbligazioni sarà simile al sistema esistente. "Mario Monti ha sollevato una pistola alla tempia e ha minacciato di spararsi. Alla fine si è procurato una ferita alla spalla", ha detto un diplomatico sprezzante.
Forse. O forse il meccanismo per acquistare obbligazioni non era quello a cui Monti ambiva veramente.

Colpo di stato in Italia
Vi è ragione di sospettare che il "Super Mario" rappresenti interessi diversi da quelli del suo paese. Il professore è salito al potere in Italia lo scorso novembre in quello che i suoi critici definiscono un "colpo di stato" ideato e organizzato dai banchieri e dall'Unione europea". Non è stato eletto, ma è salito al potere dopo che il Primo Ministro Silvio Berlusconi si dimise sotto costrizione.
Monti non è solo un "consulente internazionale" per Goldman Sachs, una delle aziende finanziarie più potenti del mondo, ma è anche un leader del Gruppo Bilderberg e della Commissione Trilaterale. In un articolo apparso in The New American, Alex Newman descrive questi gruppi come "due delle cricche più influenti esistenti oggi". Monti figura come membro del comitato direttivo sul sito ufficiale del Bilderberg e come il Presidente del Consiglio di Amministrazione del gruppo europeo sul sito della Commissione Trilaterale.
La Commissione Trilaterale è stata co-fondata nel 1973 da David Rockefeller e Zbigniew Brzezinski, anche loro membri del Bilderberg. La Commissione Trilaterale è nata dalla tesi argomentata nell'articolo Between Two Ages: America's Role in the Technetronic Era [Tra due epoche: il ruolo dell'America nell'era tecnotronica] scritto da Brzezinski nel 1970, secondo cui era necessaria una politica coordinata tra le nazioni sviluppate al fine di contrastare l'instabilità globale conseguente all'aumento della disuguaglianza economica. Egli scrisse nel suo libro del 1997 The Grand Chessboard [L'imponente scacchiera] che sarebbe stato difficile ottenere un consenso su questi temi, "salvo l'emergere di una fortissima e diretta minaccia esterna percepita come tale dalla stragrande maggioranza del pubblico".
Naomi Klein chiama questa ipotesi "la dottrina dello shock", un disastro indotto che costringe nazioni sovrane ad adottare misure di austerità. In preda alla disperazione, si metterebbero in riga, cedendo il diritto sovrano dei governi a un organismo di tecnocrati non eletto. E questo è ciò che il MES sembra realizzare.
Rockefeller è tristemente noto per avere scritto nella sua autobiografia pubblicata nel 2002: "Alcuni credono persino che facciamo parte di una cricca segreta che manovra contro gli interessi degli Stati Uniti, definendo me e la mia famiglia come 'internazionalisti' e accusandomi di cospirare con persone di altre parti del mondo per costruire una più integrata struttura politica ed economica globale - quello che si potrebbe chiamare un mondo unito, se si vuole. Se questa è l'accusa, mi dichiaro colpevole, e sono fiero di esserlo".

Attuazione della Dottrina dello shock
Nel novembre scorso, in un altro colpo di stato da banchieri, l'ex dirigente alla Goldman Sachs, Mario Draghi è subentrato al posto di Jean-Claude Trichet alla guida della Banca Centrale Europea. Il Meccanismo Europeo di Stabilità arrivò subito dopo. Era una struttura permanente di salvataggio creata per sostituire alcune strutture temporanee, non appena gli Stati membri l'avessero ratificata (la data prevista per la ratifica era il 1° luglio 2012). Quando il MES è stato votato una prima volta nel gennaio di 2012 nel cuore della notte, la sua approvazione è passata pressoché inosservata dai media.
Anche le modifiche recenti sono state concordate nel cuore della notte, apparentemente perché l'Italia e la Spagna erano afflitte da alti tassi di interesse. Ma ci sono altri modi per ridurre i tassi di interesse sul debito sovrano oltre a costringere altri paesi a entrare in patti a tempo indeterminato per salvare le banche private con importi illimitati in perpetuo, nella speranza che in cambio le banche possano salvare i governi.
Il disavanzo di bilancio degli Stati Uniti per il 2012 è significativamente peggiore rispetto a quelli dell'Italia e della Spagna, eppure in qualche modo gli Stati Uniti sono riusciti a mantenere i tassi di interesse sul loro debito a minimi storici. Come sono riusciti?
Una teoria è che i $57.000 miliardi di swap sui tassi di interesse della JPMorgan, abbiano a che fare con il contenimento del disavanzo. Un'altra spiegazione, tuttavia, è che la Fed [equivalente di una banca centrale europea] è semplicemente intervenuto come prestatore di ultima istanza e ha comprato qualsiasi credito non venduto al basso tasso fissato dal Tesoro, utilizzando "quantitative easing" (denaro creato sullo schermo di un computer). Tra il dicembre del 2008 e il giugno del 2011, la Fed ha acquistato la bella cifra di $2.300 miliardi di obbligazioni statunitensi in due tranche. Perché la Banca Centrale Europea non è in grado di fare la stessa cosa? La risposta è che ci sono delle regole che lo vietano, ma le regole sono solo convenzioni arbitrarie. Esse possono essere modificate di comune accordo, e spesso sono state modificate, per salvare le banche.
Come ha notato il cinico citato nell'articolo di The Economist, il meccanismo di acquisto di obbligazioni per i paesi del MES sarà poco diverso da quello del sistema esistente. Mario Monti ha detto che il piano sosterrà i prezzi dei titoli di Stato solo nei paesi che rispettano gli obiettivi fiscali, e che servirà a incentivare i governi a seguire politiche virtuose. Ciò significa evitare disavanzi, anche se richiedono ulteriori misure di austerità e la vendita di beni pubblici. Sul piano pubblico, potrebbe significare vendere tesori nazionali, come l'Acropoli. A livello privato, leggiamo in un articolo apparso su The New York Times di venerdì [29 giugno 2012] che alcuni disperati disoccupati europei erano arrivati al punto di vendere un rene per pagare le bollette domestiche. La dottrina dello shock, a quanto pare, sta bussando alla porta degli occidentali privilegiati.
I diplomatici tedeschi che hanno negoziato il MES hanno però lasciato aperte delle uscite di sicurezza, tra cui una richiesta della più alta corte della Germania inoltrata al Presidente del paese di non firmare i Trattati (e quindi non farli diventare legge) prima che siano sottoposti a un riesame giuridico. Si attendono almeno 12.000 denunce contro il MES e il Patto fiscale, che verranno depositate presso la Corte Costituzionale Federale. Il riesame legale potrebbe concludere che il MES dirotta illegalmente fondi dei contribuenti a vantaggio delle banche private.
Usare riscorse nazionali per il salvataggio di altri governi sovrani è una cosa, un'altra è scrivere un assegno in bianco per salvare le dissolute banche private che hanno scatenato la recessione globale. L'Europa ha una forte tradizione di banche statali. Se le persone devono pagare per le banche, le banche dovrebbero appartenere a loro e a loro dovrebbero andare i profitti.
Ellen Brown è l'autore di Web of Debt: the Shocking Truth About Our Money System and How We Can Break Free [Rete di Debiti: la scioccante verità sul nostro sistema monetario e come possiamo liberarci]. Può essere raggiunta attraverso il suo sito web.
* Il titolo parafrasa il discorso pronunciato da Lincoln a Gettysburg: "...and that this government of the people, by the people, for the people, shall not perish from the earth". [ndt]

3 commenti:

Anonimo ha detto...

SONO BRUNACCIO.

Preciso che il secondo articolo è, soprattutto alla fine, molto tecnico e per addetti ai lavori, e quindi è, potremmo dire, un approfondimento per chi vuole.
Credo che comunque la sostanza del problema sia comprensibile chiaramente già solo dal primo articolo.
Sul merito non dico nulla perchè è ancora presto e preferisco che ognuno si faccia prima un'idea sua rispetto alla situazione.
Ci si risente.

Anonimo ha detto...

da scarso conoscitore della lingua economica mi pare d'aver capito che la più grande cazzata che un paese possa fare sia quella di seguire il fiscal compact. un debito pubblico ha bisogno di tempo per calare e non può essere stretto dentro i rigidi paletti di un trattato, soprattutto in un momento di grave depressione come questa. vorrebbe dire che per risanare il debito l'unica via possibile sarebbe quella di tagliare su spesa pubblica, servizi, welfare. ma fino a quando si può tagliare? fino a quando uno stato può tagliare i diritti ed i servizi ai suoi cittadini pur continuando a dichiararsi democratico? la ricetta fino ad oggi la conosciamo bene, uno stillicidio di privazioni e dismissioni dello stato sociale che ci catapulta indietro di 30 anni, il tutto fatto in quasi totale assenza di opposizione politica e sociale, perchè la politica è chiaramente tenuta per le palle dalla governance finanziaria, e la società proviene da anni di intorpidimento televisivo ed è nel suo complesso ancora immatura per rompere le catene. djordji

Anonimo ha detto...

SONO BRUNACCIO.

Sì, in sostanza dice questo, oltre a mostrare il giro con cui Monti, fingendo di opporsi a certe risoluzioni, non difendeva l'Italia ma le banche.

Ma ciò che ci interessa è quel che dice Djordj: una serie di finanziarie di quel genere vuol dire vendere tutto ciò che è pubblico, dai servizi, alla sanità, al lavoro agli edifici pubblici.
E quando ci avranno spremuto proveranno a darci un calcio in culo, vedi Grecia.

Il fatto tragico è che questi provvedimenti segnano la fine della politica e la sua trasformazione in amministrazioni: con questi paletti gli Stati dovranno occuparsi al massimo di unioni civili o testamenti biologici ma non avranno voce in capitolo per gestire un minimo di politica economica (quell'economia reale a cui ieri Monti si riferiva mentre intanto la distrugge).

Qua, l'unica sponda politica che può nascere è una sponda di lotta generale anti imperialista (perchè quello delle banche d'affari è la forma più nuova e terribile di imperialismo: quello del capitale privato)con tutto quel che ne consegue; adeguarsi significa morte economica e politica.

Non c'è però troppo da piangersi addosso: abbiamo visto nei giorni scorsi le condizioni vergognose in cui hanno ridotto buona parte del mondo, che in alcuni casi -America Latina in primis- non si arrende e lotta.

I problemi sono soprattutto la scarsa percezione del problema da parte del popolo (di quello che si abbevera alla fonte di Repubblica in primis)e la mancanza di una classe politica adeguata, con gli attributi per poter tener testa a questi diktat, rilanciando proprio l'economia reale di cui ciancia Monti, ma in modo serio: rilanciando il territorio, il bene comune, la cooperazione tra individui e popoli.

Ma una classe politica nuova non può che nascere in seno al popolo e dal popolo (usando terminologie classiche, dove, con questo sistema economico globale, il concetto di popolo torna ad avere un suo senso, dopo che è stato svuotato dal tardo '900), per cui credo che si debba agire cercando di far capire alla gente il reale problema, e lo si può fare solo facendo politica attiva nel territorio e rilanciando forme, anche minime, di mutualismo e solidarietà, perchè è poi la presenza costante anche nei fatti che ti legittima davanti a chi soffre.