Testo

Tel. 3319034020 - mail: precariunited@gmail.com

venerdì 8 marzo 2013

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA

Come nasce l'8 marzo?
Il femminismo borghese ci racconta l'incendio della fabbrica, che è una sovrapposizione indebita di date con fatti e nomi non proprio reali, testimoniato finanche da wikipedia, mentre la genesi è nell'8 marzo 1917: manifestazione in Russia per fermare la carneficina della prima guerra mondiale, che fu poi fermata qualche mese dopo dai bolscevichi al potere.
Già qualche anno prima c'era stata una manifestazione per le donne in tutta Europa l'8 marzo, ma fu una data singola e sempre di lotta operaia, mentre negli anni precedenti erano state tentate giornate differenti in date differenti.
Ma l'8 marzo (febbraio del calendario giuliano) del '17 diede il via ad una serie di eventi epocali in tutta Europa, mentre certo è che l'episodio della fabbrica fu costruito dopo la seconda guerra mondiale per motivi politici di avversione all'URSS e al socialismo, riprendendo un evento simile di una fabbrica diversa in una data leggermente differente.I bolscevichi al potere nominarono anche la prima donna ministro, la femminista Alexandra Kollontaj.
Ma al sedicente femminismo borghese non piace raccontare che le grandi conquiste ci furono in URSS forse prima che nel 'libero occidente' o comunque con una dimensione sociale e politica assai più radicale.
Partecipare da comuniste e comunisti alla Giornata non può che rivendicare alla storia del socialismo le conquiste che esso ha prodotto e non continuare a portare acqua al mulino dello pseudofemminismo borghese della donna in carriera o, citando la De Beauvoir, della donna leggera che ne è l'elemento speculare e complementare, ma mai antitetico.
La donna cosciente della sua situazione storica di classe, di sfruttata tra gli sfruttati che sta riprendendo i suoi diritti, è quella che il capitalismo e il patriarcato temono maggiormente, perchè non sannno racchiuderla nei loro schemi e dunque non riescono a neutralizzarne il portato antagonista.
Finché le donne non saranno chiamate, non soltanto alla libera partecipazione alla vita politica generale, ma anche al servizio civico permanente o generale, non si potrà parlare non solo di socialismo, ma neanche di democrazia integrale e duratura.
(Lenin)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

SONO BRUNACCIO.

Leggete questo articolo, molto interessante.

http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9165/

Anonimo ha detto...

SEMPRE BRUNACCIO

Discutendo, una compagna ha fatto un appunto, giusto, al discorso della carriera.
Ha ragione: molte carriere lavorative hanno un'utilità sociale.
Io mi riferivo alla scalata padronale economica, tutta interna al capitalismo -frutto supremo del paternalismo, o forse sua causa, ma in ogni intimamente legato- in stile Marcegaglia.