"Simón Bolívar, padre della nostra Patria e guida della nostra Rivoluzione, giurò di non dare riposo alle sue braccia, né dare riposo alla sua anima, fino a vedere l'America libera. Noi non daremo riposo alle nostre braccia, né riposo alla nostra anima fino a quando non sarà salva l'umanità. "
9 commenti:
SONO BRUNACCIO
E' morto un grande uomo, uno dei più grandi, a mio avviso, dell'era contemporanea.
Quello che ha fatto per le classi subalterne del suo Paese e dell'America Latina intera è facile da reperire con una ricerca, per cui non mi ci dilungherò, anche perchè, nonostante me lo aspettassi, sono piuttosto toccato.
Non mi pronuncio sul discorso dell'avvelenamento: è ancora troppo presto e potrebbe benissimo essere un modo di tenere alto il morale antimperialista delle masse, e fondato sul verosimile, visto che gli yankees, ove avessero potuto, non si sarebbero fatti problemi ad eliminarlo politicamente, ma anche fisicamente come hanno fatto spesso.
In questo contesto l'accusa di autoritarismo, che a Chavez è stata sempre mossa dai fautori (consapevoli o meno, questo poco ci importa) dell'ordine capitalista.
La borghesia e gli americani non si fanno espropriare coi bei discorsi e i guanti di velluto, e se si deve cambiare qualche punto della costituzione per favorire le masse sfruttate o chiudere agenzie di propaganda del nemico esterno ed interno, non vedo il problema.
Peraltro non mi risulta che in Venezuela ci sia il partito unico (cosa non ottima dal mio punto di vista)nè il gulag per i dissidenti ideologici.
Semmai è un peccato che Hugo non abbia costituito la milizia popolare come voleva fare, ma non conosco le ragioni per cui il progetto non è andato a termine ed evito di pronunciarmi.
A Chavez viene mossa un'altra accusa: quella di populismo.
Bene, ho trovato uno studio molto interessante -che al solito non vuol dire necessariamente condivisibile- sul populismo di sinistra, in particolare quello latinoamericano, ed essendo molto articolato lo metterei lunedì per avere due giorni per leggerlo, visto che domani in scaletta c'è un comunicato importante.
Discutendo lo studio, discuteremo anche il populismo, o presunto tale, di Chavez.
Dunque, in questa giornata triste di profondo cordoglio, chiudo con la speranza, che è racchiusa emotivamente nelle parole di Evo Morales:
"Oggi porgiamo le condoglianze al popolo venezuelano, alla famiglia di Chavez e a tutti i popoli del mondo che lottano per la propria liberazione."
Beh, io credo che l'Alba non finirà con Chavez nè con Fidel, perchè il livello di coscienza prodotto è ormai assai alto e diffuso, e, usando le parole del vicepresidente Manduro:
'Chi muore per la vita non può essere considerato morto'.
Mille volte grazie e fino alla vittoria sempre!
MARICHIWEU!!
m.
http://www.gennarocarotenuto.it/22602-hugo-chavez-la-leggenda-del-liberatore-del-xxi-secolo/
"Da oggi qualunque governo venezuelano e latinoamericano si dovrà misurare con la leggenda di Chávez, il presidente invitto, quattro volte rieletto dal suo popolo, in grado di sopravvivere a golpe e complotti, che aveva tutti i media contro e che solo il cancro ha sconfitto. "
SONO BRUNACCIO.
Molto bello l'articolo di Carotenuto.
Non sono d'accordo con la definizione di riformista radicale, nel senso che una rivoluzione è tale quando inverte i rapporti di forza nella società, indipendentemente dal mezzo, voto o lotta armata o insurrezione generale, usato.
E dunque Chavez è stato un grande rivoluzionario, e ha costruito così tanto che la sua morte non fermerà la Latinoamerica bolivariana.
E lo dimostra il fatto che tutti i presidenti latinoamericani, compresi quelli allineati all'ordine liberista, hanno dovuto esprimere cordoglio per le pressioni popolari.
Ma capisco che Carotenuto sottende una critica feroce al sedicente riformismo nostrano, ed è anche un punto marginale, per cui, sì, grande articolo.
Vi lascio con le parole di Chavez stesso:
'A coloro che mi augurano la morte, io auguro una lunga vita, perché possano vedere la Rivoluzione Bolivariana continuare ad avanzare di battaglia in battaglia e di vittoria in vittoria. Io sono la foglia portata dall'uragano: guardate l'uragano e non la foglia'
In Venezuela, a Caracas, vive il compagno Mario. Lui, in alternativa al servizio militare, fece il servizio civile nel Mato Grosso. Lì, conobbe la compagna Evelia con cui si sposò. Hanno una figlia che adesso è dottore in Medicina.
Mario è tornato spesso in Italia e mi circa due anni fa mi raccontò che Chavez stava realizzando delle ottime cose innanzitutto partendo dal basso, cioè dai poveri.
Ogni tanto ricevo delle e mail e già un mese fa in un altro post su Chavez volevo scrivere di questa cosa.
Se Mario mi spedirà delle e mal su Chavez e la situazione politica in Venezuela, girerò qui i suoi commenti.
Che il popolo del Venezuela possa raccogliere il raccolto della semina.
SONO BRUNACCIO.
Molto volentieri, Transit, grazie!
Ecco l'e mail che mi ha inviato da Caracas Venezuela il compagno Mario:
Grazie ,Armando
a te e a tutti i compagni che ci sono vicino. Sapessi come e' confortante per i Venezuelani quando parlo e riporto la vostra solidarietà La gente si emoziona e si rafforza. Ho raccontato anche della nuova speranza che incomincia a nascere in Italia ,mi riferisco alle" novità" delle ultime elezioni italiane . Il socialismo non si può costruire in un solo paese .La frase più bella che ho letto sulla morte del Comandante e' stata quella di mia figlia, bella e inaspettata ,sai lei non e una militante come noi e vive in un ambiente di lavoro molto squallido come sono la gran parte dei medici .Ma nel suo Facebook ha scritto Così grande che solo la morte ti ha potuto sconfiggere, dandoti vita eterna nei nostri cuori e nella storia del nostro paese e del mondo... I figli ti danno sempre sorprese .Le nostre lacrime li trasformeremo in linfa vitale per fare più forte e grande il Socialismo nel nostro paese e nel mondo.
Un abbraccio a tutti.
Mario
SONO BRUNACCIO.
Grazie mille, Transit.
Appena ricapita tirerò fuori questa bella testimonianza.
Carissimi vi ringrazio per la vostra solidarieta con la Rivoluzione Bolivariana e Socialista del Venezuela in questi momenti cosi dolorosi per la scomparsa del Comandante e lider eterno Ugo Chavez.Questo venerdi lo accompagneremo al Museo della Rivoluzione dove riposera in attesa di trasferirlo al Panteon Nacional dove rimarra eternamente inseme al gran Simon Bolivar e tutti gli eroi della liberazione della Patria Grande dal colonialismo spagnolo.Siamo orgogliosi e fortunati di vivere questi giorni gloriosi di storia per la nuova indipendenza dell'America Latina.Per un mondo nuovo e socialista, hasta la victoria siempre. Mario
Posta un commento