Testo

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domenica 3 marzo 2013

SUNDAY MAGAZINE


A GALLA
Chiari mattini,
quando l'azzurro è inganno che non illude,
crescere immenso di vita,
fiumana che non ha ripe né sfocio
e va per sempre,
e sta - infinitamente.
Sono allora i rumori delle strade
l'incrinatura nel vetro
o la pietra che cade
nello specchio del lago e lo corrùga.
E il vocìo dei ragazzi
e il chiacchiericcio liquido dei passeri
che tra le gronde svolano
sono tralicci d'oro
su un fondo vivo di cobalto,
effimeri...
Ecco, è perduto nella rete di echi,
nel soffio di pruina
che discende sugli alberi sfoltiti
e ne deriva un murmure
d'irrequieta marina,
tu quasi vorresti, e ne tremi,
intento cuore disfarti,
non pulsar più! Ma sempre che lo invochi,
più netto batti come
orologio traudito in una stanza
d'albergo al primo rompere dell'aurora.
E senti allora,
se pure ti ripetono che puoi
fermarti a mezza via o in alto mare,
che non c'è sosta per noi,
ma strada, ancora strada,
e che il cammino è sempre da ricominciare.
(Eugenio Montale)






CONTRIBUTO DI TRANSIT



Siamo carne umana dilaniata dalla vita, terra universale.

Anonimo






Una collana di frasi di F. Kafka


Guardar fisso nel vuoto perfetto.

...dormito,destato,dormito,destato, vita miserabile.

Stamane per la prima volta dopo lungo tempo di nuovo la gioia di immaginare un coltello girato nel mio cuore.

Quante fatiche per mantenersi in vita in vita!Nessun monumento richiede un tale impiego di forze per essere eretto.

Sono disfatto anziché rimesso in salute. Un vaso vuoto ancora intero e già fra cocci oppure già coccio e ancora fra gli interi.Tutto menzogna, odio e invidia. Inetto, sciocco, duro di comprendonio. Tutto pigrizia, debolezza e incapacità di difesa. All'età di trentun anni.

Un immagine della mia esistenza sarebbe una pertica inutile , incrostata di brina e neve, infilata obliquamente nel terreno, in un campo profondamente sconvolto, al margine di una grande pianura, in una buia notte invernale.

Incapace di vivere col prossimo,di parlare.Mi sprofondo tutto in me stesso, penso a me stesso. Torpido, svagato, ansioso. Non ho niente da comunicare, mai, a nessuno ...

La felicità l'avrò solo nel caso in cui io possa sollevare il mondo nel puro,nel vero, nell'immutabile
....guardar fisso nel vuoto ...

3 commenti:

Transit ha detto...

Siamo carne umana dilaniata dalla vita, terra universale.

Anonimo



Una collana di frasi di F. Kafka

<>.

<<...dormito,destato,dormito,destato, vita miserabile>>.

<>.

<>.

<>.

<>.

<>.

<>.

...guardar fisso nel vuoto ...

Transit ha detto...

Nelle virgolette non compaiono le frasi trascritte: provo a non metterle,anche se non credo sia questa la causa dell'oscuramento, e a inserire di nuovo il commento.

***


Siamo carne umana dilaniata dalla vita, terra universale.

Anonimo



Una collana di frasi di F. Kafka

Guardar fisso nel vuoto perfetto.

...dormito,destato,dormito,destato, vita miserabile.

Stamane per la prima volta dopo lungo tempo di nuovo la gioia di immaginare un coltello girato nel mio cuore.

Quante fatiche per mantenersi in vita in vita!Nessun monumento richiede un tale impiego di forze per essere eretto.

Sono disfatto anziché rimesso in salute. Un vaso vuoto ancora intero e già fra cocci oppure già coccio e ancora fra gli interi.Tutto menzogna, odio e invidia. Inetto, sciocco, duro di comprendonio. Tutto pigrizia, debolezza e incapacità di difesa. All'età di trentun anni.

Un immagine della mia esistenza sarebbe una pertica inutile , incrostata di brina e neve, infilata obliquamente nel terreno, in un campo profondamente sconvolto, al margine di una grande pianura, in una buia notte invernale.

Incapace di vivere col prossimo,di parlare.Mi sprofondo tutto in me stesso, penso a me stesso. Torpido, svagato, ansioso. Non ho niente da comunicare, mai, a nessuno ...

La felicità l'avrò solo nel caso in cui io possa sollevare il mondo nel puro,nel vero, nell'immutabile.

...guardar fisso nel vuoto ...

Anonimo ha detto...

SONO BRUNACCIO.

Intanto nell'aria inizia a sentirsi un po' di primavera...

Bentrovato, Transit, oggi con Kafka.
Come al solito, aspetterò la fine della domenica per aggiornare il post: magari ci proponi anche questa domenica qualcosa di tuo.

Mi piace molto la poesia di Montale che ho pensato oggi: c'è insieme un senso di inesorabilità ma anche un senso del dovere vivere la vita, e quell'azzurro è un po' il prodigio di Meriggiare.
Ci sono dei versi allucinanti nella loro bellezza: il chiacchiericcio liquido dei passeri, e un murmure/ d'irrequieta marina secondo me sono delle gemme.