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venerdì 22 agosto 2014

REPUBBLICA CONTRO DIGNITA'

da http://www.senzasoste.it/nazionale/repubblica-fondata-sul-lavoro--a-meno-di-due-euro-l-ora
 
Ha destato rabbia in molti, ma al tempo stesso anche ammirazione, la scelta di un giovane disegnatore grafico di rifiutare un contratto di 2 mesi con Repubblica.
Il quotidiano generalista più venduto in Italia aveva offerto a Giacomo Drudi un contratto di 2 mesi da 45 ore settimanali da suddividersi tra il lunedì e il venerdì dalle ore 12.30 alle 21.30."Significa impaginare tutto il quotidiano come uno schiavo", ha detto Drudi sul suo profilo Linkedin. "Sono meno di 2 euro all'ora. E questo è solo uno di molti casi. Questa è la vera Italia. Questo è sfruttamento. Spero di cuore che questo Paese affondi. Spero che tutti i talenti scappino. Poi parlate di futuro, voi, con le vostre patetiche vedute che non arrivano al di là del vostro naso. Patetici. E non me ne faccio nulla di un nome ridicolo sul mio CV come il vostro, la mia dignità vale molto di più".
Una lezione di dignità a tutti quei servi, giovani e non, travestiti da giornalisti che da Repubblica al Tirreno, dalle tv e dalle radio nazionali fino a quelle locali - nessuno escluso - si sono resi ricattabili producendo intere redazioni di sottopagati, di precari e di pappagalli pronti a scrivere qualsiasi cosa che piaccia al potente di turno pur di non aver pressioni dal caporedattore e rischiare di perdere la firma. Una lezione, quella di Drudi, che si spera possa essere appresa anche da altri.
Intanto, a conferma di quanto il lavoro precario e sottopagato sia la norma dentro tutte le redazioni italiane (a meno che tu non abbia la raccomandazione giusta...), è arrivata la clamorosa risposta del direttore di repubblica.it, Vittorio Zucconi, che per chi non lo conoscesse è quel tuttologo di una certa età con la faccia simpatica che da ormai 30 anni è solito presenziare su molti programmi Rai in collegamento via-sat con New York: "Sdegno per la misera paga offerta al graphic  
designer. Giusto. Gli altri giornali e siti, di carta od online, invece quanto avevano offerto?" Come dire, lo fanno gli altri e non dovremmo farlo noi?
Ci chiediamo, invece, quanto prende Zucconi per le sue molteplici attività (che lo impegnerano sì e no un terzo del tempo richiesto a Drudi per 500 euro mensili) e quanto le sue continue e inutili comparsate di cui gli abbonati Rai (coloro che le pagano) farebbero volentieri a meno.

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