Testo

Tel. 3319034020 - mail: precariunited@gmail.com

venerdì 15 maggio 2015

SALVINI T'HAI DA TUFFA' SU I SCOJI!

Pure ieri, nella seconda tappa del suo tour marchigiano, Salvini ha avuto le sue giuste contestazioni: ad eccezione di Ascoli, città dalle tradizionali simpatie fasciste, ovunque questo personaggio ha trovato gente ad ostacolarlo.
Il cuore dell'opposizione è stata la nostra città, Senigallia, in cui in mezza giornata si sono radunate centinaia di persone, la gran parte sganciata da organizzazioni politiche, a dirgli chiaramente che qua non è gradito e in cui ovviamente c'eravamo anche noi.
Questo, assieme alla presenza minimale (perlopiù gente mai vista in città) ad assistere al comizio di Salvini, mostra ampiamente chi è maggioritario e chi è marginale qua da noi, contrariamente alla retorica che il leader leghista ha tentato di costruire nel suo comizio. Sappiamo che è avvezzo alla menzogna, ma questa volta aveva contro l'evidenza dei sensi.
Questa mobilitazione ha un grande risultato: mostrare che sul nostro territorio non c'è spazio per gli istigatori di odio tra poveri, perchè qua non hanno base sociale -siamo una cittadina peraltro in cui non ci sono mai state tensioni reali tra senigalliesi e altre comunità- e non hanno spazi di agibilità.
Per la cronaca di ieri, riprendiamo il comunicato del sito dell' Arvultùra.
Grazie a tutte e a tutti.
da http://www.arvultura.it/2875/salvini-thai-da-tuffa-su-i-scoj-cronaca-veloce-di-un-giovedi-senigalliese/In meno di 24 ore, in un giorno lavorativo, in orario lavorativo, lo Spazio Comune Autogestito Arvultùra è riuscito a portare in piazza circa 400 persone.
Salvini e il suo pubblico fascio-leghista – chiusi dentro una gabbia di blindati e agenti antisommossa – sono stati per un intero pomeriggio circondati e assediati in tutti i lati della piazza. Un blocco di circa 200 persone si è concentrato a sinistra di Piazza Roma, un altro blocco di un centinaio di cittadini si sono posizionati tra Corso II Giugno e Piazza Simoncelli, una sessantina abbondante invece si è trovato a destra della piazza; mentre decine di persone sono riuscite ad arrivare fin sotto al palco di Salvini e gridare tutta la loro indignazione.
Durante il comizio, Salvini e la truppa fascio-leghista sono stati oggetto di cospicui lanci di uova, pomodori, torce e petardi, che lo hanno ripetutamente interrotto fino a decretarne il prematuro scioglimento.
Il corteo è poi continuato, attraversando tutte le vie del centro storico, tentando ci conquistare il palco leghista fino a entrare in Piazza Roma, dove poco prima che la manifestazione si sciogliesse, è stato caricato due volte dalle forze dell’ordine. Alla fine i manifestanti hanno preso il palco e lì il corteo si è sciolto.
La militarizzazione di Piazza Roma e di Corso II Giugno è stata un atto indegno: le forze dell’ordine hanno di fatto trasformato la piazza centrale di Senigallia in una zona rossa con check-point. Troppi cittadini mentre si muovevano lungo il corso, tentando di raggiungere le proprie case, sono stati controllati e perquisiti. Alcuni senigalliesi sono stati anche strattonati e violentemente allontanati senza alcun motivo.
Il cuore nevralgico della città chiuso e proibito per un intero pomeriggio non ha un precedente nella storia cittadina, neanche negli anni ’70. Questa è l’idea di città che hanno Paradisi e Rebecchini? E questa è anche l’idea della Giunta Mangialardi, attualmente in carica?
Senigallia ha dato un’ottima risposta a chi, spesato con i soldi pubblici – 15.000 euro al mese – non passa un giorno seduto al Parlamento Europeo, mentre gira a seminare per l’Italia odio, razzismo e xenofobia; costruendo il proprio profitto politico speculando sulle paure, le insicurezze e le angosce di chi in questi anni è stato impoverito dalla crisi.
A chi predica e pratica la guerra tra poveri, rispondiamo che è ora che la paura cambi fronte.
Spazio Comune Autogestito Arvultùra


































Nessun commento: