COLPI DI SCENA NELLA VICENDA ALITALIA

da  https://ilmanifesto.it/easyjet-con-delta-e-airfrance-in-testa/


Alitalia. Lufthansa: noi arriviamo solo dopo la ristrutturazione dei commissari. Cub: sciopero il 19

Colpi di scena a ripetizione nella vertenza Alitalia. Se Carlo Calenda auspicava la scelta del compratore entro domani, nelle ultime 24 ore il quadro è totalmente cambiato. E l’unica certezza è che nessuno dei contendenti – così come i tre commissari – ha fretta di iniziare una «trattattiva in esclusiva» come ipotizzato dal ministro dello Sviluppo di un governo dimissionario.
Mentre il Sole24Ore di ieri dava notizia – non smentita – del rientro in pista di Air France-Klm e Delta Airlines in alleanza con EasyJet, il pretendente più indiziato – Lufthansa – ieri ha spiegato di essere interessato solo dopo « una significativa» ristrutturazione. Il tutto messo nero su bianco con una lettera del ceo Lufthansa Carsten Spohr proprio al ministro Calenda. «Pur riconoscendo le preziose misure che sono state intraprese fino ad oggi», si legge nella missiva, «crediamo fermamente che ci sia ancora molto lavoro da fare prima che Lufthansa sia nella posizione di entrare completamente nella prossima fase del processo». Secondo Spohr la «NewAlitalia» ristrutturata dovrebbe essere più piccola in termini di personale e di flotta.

La lettera resa nota da Reuters si conclude così: «Perciò raccomandiamo fortemente e incoraggiamo i commissari ad implementare misure restrittive che faciliterebbero tutte le offerte». Reuters poi conferma come Lufthansa manterrebbe solo «metà» dei 10.800 lavoratori, sarebbe interessata solo alla parte «aviation» e offrirebbe la miseria di 250 milioni di euro puntando a mantenere solo fra i 90 e 100 aerei sugli attuali 123 della flotta.

Avendo già sentito puzza di bruciato il commissario Luigi Gubitosi – l’uomo che era stato scelto dalle banche come presidente nel rilancio Etihad poi bocciata dai lavoratori – in questi giorni si trova proprio a Atlanta, sede di Delta, per discutere con i vertici della compagnia americana che si è detta disposta a investire ben 2 miliardi nelle partnership internazionali.
Difficile capire se il regista della novità sia più Gubitosi o Easyjet che comunque ha sempre sostenuto di avere «un’offerta migliore di Lufthansa». Fatto sta che la nuova cordata guidata dalla low cost inglese pare ora in testa nella corsa ad Alitalia. Sulla quale Stefano Fassina (Leu) chiede a Calenda di riferire in commissione Trasporti.

La sortita di Lufthansa infatti è stata mal digerita dai sindacati. Se la Filt Cgil aveva già espresso le sue perplessità per l’alto numero di esuberi (compresi i 3.500 lavoratori dell’handling che nessun media italiano computa), ieri è stata la Fit Cisl a criticare le parole di Carsten Spohr: «La ristrutturazione chiesta da Lufthansa è importante, non possiamo ascoltarla e tantomeno accettarla», attacca il segretario nazionale della Fit Cisl Emiliano Fiorentino. «Siamo certi che anche il nostro governo non prenderà in considerazione tali richieste».

Chi continua a chiedere la nazionalizzazione di Alitalia è la Cub Trasporti che sciopererà venerdì 19 gennaio per 24 ore in tutto il settore aereo. «I commissari non si stanno muovendo bene – attacca il responsabile Cub Antonio Amoroso – . È vero, hanno tagliato dirigenti e rinegoziato gli extra costi sul carburante ma non quello più pesante sul leasing degli aeromobili. Noi abbiamo fatto un esposto alla procura di Civitavecchia sugli appalti e sull’uso degli ammortizzatori sociali. L’ultimo accordo, firmato a ottobre anche dall’Usb per 6 mesi di cassa integrazione per 1.600 full time equivalent sta lasciando a casa a zero ore 400 lavoratori di cui 100 dell’Information technology, ormai abbandonati a loro stessi. Nessuno dice che il costo del lavoro in Alitalia è ormai al livello di RyanAir e che tagliando realmente gli extracosti la compagnia sarebbe in utile: per questo c’è la fila di acquirenti. L’unico a non accorgersene è il governo», conclude Amoroso.