Ci dispiace molto per la ragazza della gelateria licenziata per non aver voluto servire un gelato a Salvini, in quanto razzista.
Dobbiamo per onestà anche dire che non tutti sono adatti a stare al pubblico.
E Salvini, in quanto razzista, decisamente non lo è.
Sicuro qualcuno strepiterà: E allora Renzi? Ha messo in ginocchio tanta gente, era a lui che non dovevano darlo.
Sicuramente se non avesse dato il gelato a Renzi come affamatore del popolo e fosse stata licenziata ci sarebbe ugualmente dispiaciuto per lei
Se invece glielo avesse negato come uomo di sinistra o addirittura come il classico comunista, avremmo consigliato un antipsicotico all'autrice del gesto...e in Italia di gente che ha bisogno dell'antipsicotico ce ne è tanta.
Fuori di ironia, dipende da come si guarda il tutto: se si accetta il regime proprietario e la sua mentalità equidistante rispetto al guadagno, allora ha ragione il padrone della gelateria per cui devono essere serviti tutti basta che paghino, e una dipendente non può permettersi di comportarsi così.
Noi che questa mentalità non la abbiamo, esprimiamo tanta solidarietà alla ragazza: certo, non è con questi gesti che si fa la rivoluzione, ma è sempre buona cosa negare agibilità, anche da cliente, a un personaggio del genere (che non è il cittadino x con le sue idee, per quanto discutibili, ma un politicante che soffia sul fuoco delle paure e della xenofobia per proprio tornaconto).
Il nostro, con un po' di capricci, poi il gelato alla fine lo ha mangiato lo stesso, ma proprio i capricci devono essere stati un bel momento di comicità.
E vedere la faccia da triglia lessa che avrà fatto Salvini immediatamente davanti al niet deve essere stata una cosa talmente divertente da valere un licenziamento.
Tanto, con quel che pagano il lavoro....
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