Testo

Tel. 3319034020 - mail: precariunited@gmail.com

sabato 11 aprile 2020

EASTER MAGAZINE


Visto che lunedì sarà festivo, cercando intanto di capire meglio cosa accadrà con l'Eurogruppo, noi torniamo da martedì.
Per questo magazine festivo, con il compagno Massimo abbiamo deciso di pubblicare una piccola rassegna di poesia dell'Africa e sull'Africa.
Massimo, che è quello che più si intende in merito, ha selezionato per noi tre poesie di scrittori e scrittrici africane e ne aggiunge una di suo pugno, scritta dopo un viaggio.
Buona lettura, e un abbraccio al popolo che soffre!


Fulvio Beltrami on Twitter: "Essere #giornalista e #immigrato ...


E MUOIONO DI FAME.

Vedevo nel sogno
paesi fino ai quattro angoli dell'orizzonte
sottomessi alla riga, alla squadra,
al compasso;
falciate le foreste,
distrutte le colline,
nei ceppi valli e fiumi.
Per quanto è grande la terra
vedevo paesi sotto
una griglia di ferro
tracciata da mille rotaie.
E poi vedevo i popoli del sud
formicaio in silenzio al lavoro.
E' santo il lavoro
ma non va più col gesto
ritmato dai tam-tam
e dalle stagioni che tornano.
Gente del sud nei cantieri,nei porti, 

nelle miniere, 
nelle officine,
segregati la sera 

nei borghi miserabili. 
Accumulano 
montagne d'oro rosso,
montagne d'oro nero:
e muoiono di fame! 


(Leopold Sedar Senghor)




SILENZIO

Sempre silenzio.
Non parliamo più.
Non danziamo più.
Non gridiamo più.
Perché non siamo liberi.
Perché non siamo più liberi
liberi in casa nostra.
O Africa d’un tempo!
O Africa domata!
O Africa, Africa nostra.
Tu donna senza sosta.
Africa, paese delle tristezze!
Africa, paese senza danze, senza canzoni!
Africa, paese di pianti e di lamenti…
Tu uomo che eri
senza sosta,
suona ancora
per sempre ,
per rianimare tutta l’Africa.
Per risvegliare quest’Africa addormentata,
fino alla creazione
di un Africa Nuova,
ma sempre Nera.
(Martial Sinda)

PRIGIONE
Vivere una sola vita
in una sola città
in un solo Paese
in un solo universo
vivere in un solo mondo
è prigione.
Amare un solo amico,
un solo padre,
una sola madre,
una sola famiglia
amare una sola persona
è prigione.
Conoscere una sola lingua,
un solo lavoro,
un solo costume,
una sola civiltà
conoscere una sola logica
è prigione.
Avere un solo corpo,
un solo pensiero,
una sola conoscenza,
una sola essenza
avere un solo essere
è prigione. 
(Ndjock Ngana)



RINASCITA.

Il dolore arriva col vento
dalla nostra madre
Africa offesa.
Occhi bianchi
pelle nera
baobab di savane lontane
padre Nilo
nervi ed ossa
di un cielo profondo
e di foreste
strappate ed offese.
Africa schiantata
dalle lacrime,
dai figli
che nutrono
di carne grigia
il fondo del mare.
Africa, donna mia
violata
da reti invisibili
da ferro e rotaie
di miniere profonde
dall'urlo di schiavo
che muore
nei campi
del nostro benessere.
Alza la testa
Africa sorella
nera come la notte
verde come il Congo
gialla come il Niger
d'inverno.
Sorgi sopra le catene,
dal tuo sguardo
spuntino fili
di fosforo
la pioggia conosca
il tuo viso riarso.
Africa meraviglia
cuore
anima
denti bianchi
di un sorriso nuovo


(Massimo Campus)

Nessun commento: