Dopo la grande manifestazione di sabato scorso, 24 ore prima del previsto, sono cominciate le operazioni di per allargamento del cantiere "di interesse strategico" che comporterà gli espropri dei terreni.
L'intera zona è stata militarizzata fin dalla mattina presto ed è iniziato lo sgombero della baita Clarea.
Durante lo sgombero della baita Clarea Luca Abbà, conosciuto attivista No Tav, era salito su un pilone e pressato dalle forze dell'ordine è caduto.
Forte la preoccupazione per la sua salute, dopo una mezz'ora finalmente è stato portato via in ambulanza e poi in elicottero fino al Cto di Torino. Le sue condizioni sono gravi.
L'intera zona è stata militarizzata fin dalla mattina presto ed è iniziato lo sgombero della baita Clarea.
Durante lo sgombero della baita Clarea Luca Abbà, conosciuto attivista No Tav, era salito su un pilone e pressato dalle forze dell'ordine è caduto.
Forte la preoccupazione per la sua salute, dopo una mezz'ora finalmente è stato portato via in ambulanza e poi in elicottero fino al Cto di Torino. Le sue condizioni sono gravi.
Gli attivisti No Tav si stanno concentrando a Giaglione e tutta la zona è presidiata dalle forze dell'ordine.
Viene lanciato l'appello a mobilitarsi in Val di susa e in tutti Italia contro l'ulteriore forzatura e militarizzazione della costruzione della Tav.
Un'opera inutile come hanno gridato in migliaia sabato al corteo in Val di Susa, contro cui opporsi a partire dalla difesa del territorio e del futuro.
Un'opera che nel tempo della crisi diventa ancora più assurda visto che i costi che comporta e che potrebbero avere bel altra destinazione.
L'esproprio dei terreni viene contestato anche da un punto di vista legale. Lo stesso Legal Team parla di “una vera e propria emergenza democratica”.
La manifestazione di sabato aveva dimostrato l'ampia opposizione alla Tav e ai tentativi di criminalizzare, come successo con l'operazione giudiziaria della Procura di Torino, una lotta che parla di un altro modo di pensare e costruire il presente e il futuro.
http://radioblackout.org/
http://www.infoaut.org
http://www.globalproject.info
14 commenti:
Dire che la zona è presidiata dalle forze del (dis)ordine è un eufemismo.
Sono sceso 2 ore fa e c'erano più sbirri che fili d'erba.
Luca è grave ma pare che fortunatamente non sia in pericolo di vita, così dice imo comunicato medico.
Sale la tensione, ed ora si vede chiaramente, senza alcuna esagerazione, chi è che vuole il morto. Al di là dell'incidente a Luca c'è un interesse evidente a far salire il livello di scontro. Lo si è visto con le cariche di Domenica ala stazione: i ragazzi volevano un biglietto ferroviario ridotto, sono stati apparentemente accontentati ed immediatamente caricati appena si sono avvicinati al treno. Siccome la manifestazione era stata gigantesca, ordinata ed assolutamente pacifica, c'era bisogno di distrarre l'attenzione e come al solito ci sono riusciti.
Ora la necessità è quella di non farsi prendere dalla rabbia e dal panico. Non abbiamo bisogno di martiri e vogliamo che Luca Abbà viva e torni a lottare. Ora c'è bisogno di lucidità e di determinazione.
La vedo comunque brutta. Chi non conosce i luoghi può pensare che come al solito si esageri. Io non voglio esagerare: non c'erano centomila persone sabato ma 50.000. Non abbiamo fatto la rivoluzione, ma una manifestazione pacifica. Quel che c'è è che la Valle è ormai un accampamento militare ed è evidente che costoro cercano il morto
Adesso dicono che Abbà ha urtato inavvertitamente i cavi dell'alta tensione, che chi lo inseguiva sul traliccio era un militante no-tav, ed altre frottole. La verità è che cercano il morto. L'hanno inseguito su per il traliccio spingendolo sempre più in alto. Finchè è caduto subendo anche una folgorazione. Ma trestimoni oculari affermano che con una mano si teneva al traliccio e con l'altra aveva il cellulare in mano per parlare con radio black out. Questo è quel che è accaduto.
Ma c'è qualcosa di nuovo veramente: la gente per la prima volta urla e fischia al passaggio dei militari che risalgono la valle. Sarà dura, per loro.
come sempre grazie per la lettura lucida della situazione ed il resoconto a chi segue da centinaia di km.djordji
Sto ascoltando la conferenza stampa a Bussoleno. Gli avvocati affermano che siamo in presenza non già di un esproprio, grave ma legittimo, ma bensì di una vera e propria azione illegale da parte delle forze del disordine. Stanno recintando senza alcuna autorizzazione terreni privati. Non c'è alcun esproprio autorizzato dal magistrato. Gli espropri devono essere per tempo comunicati agli interessati i quali possono opporre appello. Gli espropri devono avere carattere d'urgenza specie se riferiti ad opere pubbliche che già hanno ottenuto autorizzazione dalle pubbliche istituzioni ad esse delegate.
Invece questa è un'ordinanza che fa riferimento ad altre ordinanze, addirittura del 2006 (il progetto Venaus poi abbandonato) e non ad opere in progetto autorizzate. Non esiste inoltre alcun progetto definitivo e nemmeno alcun lavoro in corso che giustifichi l'ampliamento del (non)cantiere in questione.
Gli avvocati dicono molto semplicemente che non si tratta di un abuso ma di un vero e proprio atto illegale, esattamente come se domattina io allargassi le recinzioni della mia proprietà a scapito del vicino senza alcuna ragione se non quella del più forte. Ironicamente aggiungono che di fronte ad un simile atto di pirateria bisognerebbe chiamare....le forze dell'ordine.....
Trascrivo l'assemblea di Bussoleno in diretta. Poco fa ha deciso un'escalation nell'azione.
Ha deciso di iniziare a bloccare l'alta valle. Per chi non è pratico significa sostanzialmente bloccare i cambi delle forze d'occupazione. Se si blocca la bassa valle chi vuole può accedere alla valle passando, invece che da Avigliana, all'imbocco della Valsusa, da Pinerolo attraverso la VAl Chisone ed il colle del Sestriere, cioè arrivando dall'alto, da Ulzio e dalle prossimità del confine francese .
Ovviamente questa azione presuppone una organizzazione ferrea ed un allargamento delle presenze. All'assemblea si stanno presentando donne ed uomini anziani, persone sinora tiepide che hanno fatto la scelta di appoggiare il movimento.
La scelta è far trovare duro alle forze d'occupazione il vivere in valle.
L'assemblea inoltre è compatta nell'accusare la brutalità delle forze del disordine, che offendono i cittadini, li dileggiano, cantano inni fascisti per tutto il tempo, sporcano ed orinano ovunque, distruggono i beni e le proprietà private, rubano la frutta.
Sono dei veri e propri lanzichenecchi al soldo del potere.
Temo che la misura si stia colmando perchè in molti si sono stufati di questa continua e quotidiana violenza, strisciante ed invisibile.
Si accusano i media, Stampa in testa, di essere schifosamente di parte e di raccontare le veline del regime.
Stanno intervenendo molti anziani che intendono iniziare a sdraiarsi su strade e binari sino ad essere arrestati. Sta parlando una donna che dice che non ha paura della morte, ma che la lotta durerà un minuto in più degli sbirri.
I piemontesi sono chiamati "bugia nen", coloro che non si muovono. E in molti stanno dicendo che vogliono meritarsi questa nomea.
L'assemblea ha deciso che il blocco andrà avanti per settimane, che strade ed autostrade saranno bloccate di continuio, all'improvviso, soprattutto per impedire cambi e rifornimenti delle forze di occupazione.
Servono ora cibi, bevande, legna per il freddo, Bisogna prenderli per sfinimento. Ma guai a cadere nella trappola della reazione violenta, non devono avere alcun appiglio.
Perciò il sottoscritto stasera se ne va a compiere il proprio dovere, finalmente si balla sul serio, e non sia mai che mi tiro indietro.
Notise dal Cto: il compagno è mantenuto in coma farmacologico ma pare che non sia più in pericolo di vita.
Attenzione che qui c'è chi soffia sul fuoco.
Care compagne e compagni, dicono, le manifestazioni pacifiche non servono a nulla, oggi se n'è avuta la prova.
Io non sono contro la violenza, uso il cervello. E' vero che il regime capisce solo il cannone ma oggi cadere in questo tranello, quello della violenza, è proprio quel che vogliono lorsignori.
Occorre essere più furbi di loro, non dare loro appigli.
Realisticamente, quanto potremmo resistere contro un esercito di occupazione organizzato e dalle infinite risorse?
Io mi dissocio da simili pratiche, lo dico subito. Perchè ho visto da vicino queste cose molti anni orsono e ne conosco purtroppo gli esiti....
in questi momenti occorre rimanere lucidi per reagire prontamente ed intelligentemente..
http://radioblackout.org/
massimino
L'unica via che credo possibile da praticare in Val Susa è proprio la diserzione come la diceva Ilic, nel senso cioè di pratica di massa fondata sulla non collaborazione con la polizia e boicottaggio, da non affittare camere a non servire i pastie via così.
Logico che davanti ad una protesta pacifica ma determinata la polizia potrà avere gesti inconsulti, per cui bisogna sempre tenersi pronti all'autodifesa ma in questo momento la logica dello scontro frontale sarebbe assolutamente controproducente.
Ragazzi, ho il computer che non va molto bene e spero che mi passerà il commento (ieri mi si è bloccato): cercherò di fare il possibile per l'articolo di domani, altrimenti confido nella vostra collaborazione.
Sono rientrato stanotte alle 3 e deveepurtroppo avendo da fare sono già in piedi. Erano state fatte le barricate a Salbertrand, con tanto di falò. E bloccata l'autostrada e le statali. Mentre rientravo m'hanno detto che li hanno presi in mezzo da sopra e da sotto e quindi caricati per farli sloggiare. Come al solito sono loro che provocano ed iniziano per primi.
Credo che sarà dura ma la determinazione c'è a resistere un minuto in più di loro. Ci sentiamo oggi.
Autostrada bloccata a singhiozzo. Attualmente è aperta solo per le forze d'occupazione che sono scese da monte e salite da valle per Chianocco, da cui hanno nuovamente fatto sgomberare i manifestanti sdraiati sull'asfalto. Usano mezzi quasi "civili" perchè ci sono macchine fotografiche e telecamere puntate di dozzine di giornalisti. Le botte, le minacce, gli insulti, sono riservati alla notte.
Al momento bloccate entrambe le statali. L'intenzione è procedere ad oltranza.
Il problema saranno i turni ed i ricambi, perchè ognuno lavora e non può sempre essere presente.
Stamane s'è sentito male un valligiano piuttosto anziano che era da stanotte al presidio. E' intervenuta un'ambulanza, nulla di grave.
Perino conferma la necessità di gente per i cambi a coloro che sono a Chianocco da stamane o da stanotte. Qui stasera facciamo il solito furgone.
Non è il momento di mollare.
Onde evitare fraintendimenti occorre chiarire che qui non è iniziata alcuna opera di esproprio dei terreni, come da più parti invece si sente dire.
L'ordinanza prefettizia vieta semplicemente il transito, anche a piedi, in un'ampia zona circostante il cosiddetto cantiere della Maddalena. La recinzione del suddetto, ampio, territorio operata ieri è del tutto ABUSIVA in quanto nell'ordinanza, che ho potuto leggere, non si parla ASSOLUTAMENTE di autorizzare alcuna recinzione. Pertanto la LTF, la società che gestisce il cantiere ha operato una vera e propria illegalità, supportata e protetta dalle forze di occupazione. A questo punto persino il più sciocco si domanda cosa vi sia dietro a tutta questa operazione, sostenuta da un apparato militare mai visto e dai costi stratosferici. Qui non si tratta difatti di spedire mille uomini in servizio di ordine pubblico per qualche ora ad una manifestazione. Qui si tratta di trasferirceli a vivere per anni. Qualcuno si è domandato cosa costa mantenere centinaia di sbirri per mesi ed anni su un territorio ampio e difficile come quello della Valle? Si parla di almeno 300.000 euro al giorno.
Gli espropri non saranno invece così facili da attuare perchè sono regolati da norme precise, che prevedono notifiche, informative, ricorsi, magistratura, preavvisi etc etc....
L'occupazione delle statali continua ed ora è stato occupato pure l'accesso alla tangenziale torinese nello svincolo di corso Francia.
Se non ci sentiamo più è perchè vado su anche stasera.
Chiediamo di allargare la lotta in tutta Italia.
Perchè qui non si tratta più e solamente di bloccare la costruzione di un tunnel e di una ferrovia, ma di provare a dare una spallata a questo sistema ed ad un governo che ha dichiarato guerra al popolo italiano.
Vanno bene presìdi, volantinaggi, blocchi improvvisi. Senza violenza ma in massa- Grazie.
Ieri ad Ancona è stato bloccato il traffico per due ore in solidarietà ai compagni del No Tav e spero che ci saranno altre iniziative.
Parlando come miltante dell'Arvultùra credo che per questa settimana non ci sono i tempi tencici, avendo noi grossi impegni che stiamo aprendo lo spazio e venerdì avremo le operaie Omsa.
Come militante di Precari United, io ovviamente avrò poco tempo essendo impegnato con l'Arvultùra, ma vedrò di sentire gli altri domani.
credo sia importante che se ne parli e che si trasmettano informazioni veritiere...ottima cosa per noi la corrispondenza direttamente dal campo (grazie ilic!!), in modo che anche in posti come senigallia, distante 600 km, si discuta di ciò che sta accadendo e se nn altro si faccia informazione
massimino
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