Testo

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domenica 26 febbraio 2012

SUNDAY MAGAZINE

 
 
SUL MURO
 
Sul muro c'era scritto col gesso
viva la guerra.
Chi l'ha scritto
è già caduto.
chi sta in alto dice:
si va verso la gloria.
Chi sta in basso dice:
si va verso la fossa.
La guerra che verrà
non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell' ultima
c'erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente.
Al momento di marciare molti non sanno
che alla loro testa marcia il nemico.
La voce che li comanda
è la voce del loro nemico.
E chi parla del nemico
è lui stesso il nemico.
 
(Bertold Brecht)

4 commenti:

brunaccio ha detto...

Oggi, coerentemente col post, deve essere una giornata più letteraria che politica, e questo post mi è venuto in mente vedendo l'aria che tira in Siria, e un'altra forma di guerra è quella verso i no tav caricati alla stazione, gesto che ci fa vedere che il potere sta mostrando i muscoli rispetto ad una partecipazione popolare straordinaria e pacifica.
Poi se oggi Ilic o chiunque ci sia stato (anche una decina di senigalliesi sono andati) ha possibilità e voglia di raccontarci sarebbe ottima cosa.

Anonimo ha detto...

ROBERTA

Buona Domenica !
Questa poesia la conobbi alle elementari, devo dire che i primi versi mi sono sempre rimasti dentro...

PS: come posso commentare in modo non anonimo ?

Massimo Campus ha detto...

Ragazzi mi scuso ma purtroppo quest'oggi è stata una giornata movimentata. Tra l'altro devo correre a casa ad acquistare un cilindro della serratura di casa (anche se mi scoccia andrò allObi che è aperto anche di domenica) perchè a mia figlia hanno rapinato la borsetta e c'erano le chiavi della porta....Perciò ci seniremo domani pomeriggio. A presto.

brunaccio ha detto...

Roberta.

Io ci sono riuscito quasi per caso.
Mi pare che tu debba cliccare su 'entra' che è a destra della barra in alto, dare il tuo account e la password e seguire le indicazioni.

Ed ecco il testo di una canzone di quello che secondo me è il più grande cantautore italiano (anche più di De Andrè), cioè Claudio Lolli, direttamente ispirata alla poesia di Brecht (http://www.youtube.com/watch?v=r7Z3hKb50WM)

CLAUDIO LOLLI- LA SOCIALDEMOCRAZIA

Il nemico, marcia, sempre, alla tua testa.
Ma la testa del nemico dove è,
che marcia alla tua testa.
Ma la testa del nemico dove è,
che marcia alla tua testa.
Ma che nebbia, ma che confusione,
che aria di tempesta,
la socialdemocrazia è
un mostro senza testa.

Il nemico, marcia, sempre, alla tua testa.
Ma una testa oggi che cos'è?
E che cos'è un nemico?
E una marcia oggi che cos'è?
E che cos'è una guerra?
Si marcia già in questa santa pace
con la divisa della festa.
Senza nemici né scarponi e
soprattutto senza testa!

La socialdemocrazia non va
a caccia di farfalle.
Il nemico marcia in testa a te
ma anche alle tue spalle.
Il nemico marcia con i piedi
nelle tue stesse scarpe.
Quindi anche se le tracce non le vedi
è sempre dalla tua parte.

La socialdemocrazia è
un mostro senza testa.
La socialdemocrazia è
un gallo senza cresta.
Ma che nebbia, ma che confusione
che vento di tempesta.
La socialdemocrazia è
quel nano che ti arresta.