PERCHE' SONO COMUNISTA
(Nazim Hikmet)
Io sono comunista Perché non vedo una economia migliore nel mondo che il comunismo.
Io sono comunista Perché soffro nel vedere le persone soffrire.
Io sono comunista Perché credo fermamente nell’utopia d’una società giusta.
Io sono comunista Perché ognuno deve avere ciò di cui ha bisogno e dare ciò che può.
Io sono comunista Perché credo fermamente che la felicità dell’uomo sia nella solidarietà.
Io sono comunista Perché credo che tutte le persone abbiano diritto a una casa, alla salute, all’istruzione, ad un lavoro dignitoso, alla pensione.
Io sono comunista Perché non credo in nessun dio.
Io sono comunista Perché nessuno ha ancora trovato un’idea migliore.
Io sono comunista Perché credo negli esseri umani. Io sono comunista Perché spero che un giorno tutta l’umanità sia comunista.
Io sono comunista Perché molte delle persone migliori del mondo erano e sono comuniste.
Io sono comunista Perché detesto l’ipocrisia e amo la verità.
Io sono comunista Perché non c’è nessuna distinzione tra me e gli altri.
Io sono comunista Perché sono contro il libero mercato.
Io sono comunista Perché desidero lottare tutta la vita per il bene dell’umanità.
Io sono comunista Perché il popolo unito non sarà mai vinto.
Io sono comunista Perché si può sbagliare, ma non fino al punto di essere capitalista.
Io sono comunista Perché amo la vita e lotto al suo fianco.
Io sono comunista Perché troppe poche persone sono comuniste.
Io sono comunista Perché c’è chi dice di essere comunista e non lo è.
Io sono comunista Perché lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo esiste perché non c’è il comunismo.
Io sono comunista Perché la mia mente e il mio cuore sono comunisti.
Io sono comunista Perché mi critico tutti i giorni.
Io sono comunista Perché la cooperazione tra i popoli è l’unica via di pace tra gli uomini.
Io sono comunista Perché la responsabilità di tanta miseria nell’umanità è di tutti coloro che non sono comunisti.
Io sono comunista Perché non voglio potere personale, voglio il potere del popolo.
Io sono comunista Perché nessuno è mai riuscito a convincermi di non esserlo.
LEGGIAMO
Leggiamo!
Leggiamo come in sogno.
Leggiamo inseguiti dal dolore.
Leggiamo!
Leggiamo alla radice del sole, il sorriso.
Leggiamo con le scarpe nel fango.
Leggiamo!
Leggiamo il volo dell’uccellino.
Leggiamo con le catene ai piedi.
Leggiamo!
Leggiamo il cuore dall’avamposto interno.
Leggiamo la sgelata del sangue, unica appartenenza.
Leggiamo!
Leggiamo la via che porta alla nostra anima.
Leggiamo l’afasia delle mani febbrili.
Leggiamo!
Leggiamo il corpo sanguinante, il mutismo delle genti.
Leggiamo le autobiografie mai scritte, le poesie sputate nell’aria.
Leggimi di te. Leggimi di me. Leggimi il mondo nel cortile.
Leggiamo privi di coraggio. Leggiamo senza amore di conseguenza.
Leggiamo senza contropartita. Solo per il gusto di morire. E tornare a nascere. Leggiamo l'oblio di oggi.
Leggiamo!
Poesia di necessità e confetti mai mangiati
Leggo solo poesia, i poeti uno fianco all'altro, in baci di necessità e confetti mai mangiati.
Leggo E. Dickinson i Meridiani offerta speciale di Crimilde a 8 euro; Wislava Szymborska dei sogni; Kavafis di memoria e passione; Pablo Neruda le labbra e la voce; Fernando Pessoa Eteronimo dei giorni di luce perfetta; nel canto ferito Alda Merini; Derek Walcott le vene del mare; Federico Garcìa Lorca nuda canta la notte;
Nei versi del paese dell'anima Pier Paolo Pasolini; Marina Cvetaeva dopo la Russia;
e altri,
altri verranno già prima di adesso ...
E non sempre leggo chi scrive poesia.
La poesia è la lussuria dei sensi.
E leggo i gialli e anche noir: non
so se mi spiego, il che, mi fa ridere.
Ma non per i gialli e in noir in sé,
di cui rispetto la forma e le procedure.
Il poeta è l'accalappiacani delle emozioni.
I poeti pur di masticare emozioni si vendono.
La poesia è lo specchietto per le allodole.
Il poeta scandaglia le vibrazioni dell'anima.
La poesia è il teatro dell'assassinio.
Il poeta l'investigatore.
Per questo si scrivono e si leggono poesie.
Il poeta non usa il luminol per rilevare tracce.
Il postino bussa sempre due volte;
L'omicida torna sempre sul luogo del delitto.
Il poeta torna solo sui passi della luna.
E la poesia dispone le parole come le rose.
Sia quando sbocciano, sia alla loro morte
E tornare a fiorire tra baci di vento e rugiada.
...altri ancora e ancora, per esempio i poeti della strada senza voce e senza parole se non
i libri sconosciuti dell'oralità che fanno l'amore a bizzeffe e muoiono scortati di niente nelle curve dritte dei venti sul viso.
Transit Medina
Sponde del Mediterraneo
Profumo di donna
Il profumo di lei! Tu credi che il suo amplesso e quella che lo procura siano tutto il paradiso.
Si schiude la rosa della guancia sul ramo della sua persona, e ivi fiorisce la camomilla del sorriso.
Ascoltar la sua parola e' un gradevole passatempo, come il diletto del vino o d'un canto improvvisato.
Mentre la tengo stretta a me, mi racconta i suoi segreti, e la mia bocca raccoglie dalla sua intime confidenze.
Quando le Pleiadi adornano il sommo della notte, offrendo nelle mani dell'alba un mucchietto di stelle, trovo le sue labbra dolci, come fossero infuse di vino vecchio miscelato con muschio
(Di Ibn Hamdîs, il maggior poeta arabo-siciliano dell'XI sec, contributo di Roberta)
8 commenti:
Leggete!
Leggete a voce alta e netta!
Leggete amici, a piena voce!
Leggete in modo che l’inferriata
Tremi e si spezzi.
Hikmet- Poesie
Leggiamo!
Leggiamo come in sogno.
Leggiamo inseguiti dal dolore.
Leggiamo!
Leggiamo alla radice del sole, il sorriso.
Leggiamo con le scarpe nel fango.
Leggiamo!
Leggiamo il volo dell’uccellino.
Leggiamo con le catene ai piedi.
Leggiamo!
Leggiamo il cuore dall’avamposto interno.
Leggiamo la sgelata del sangue, unica appartenenza.
Leggiamo!
Leggiamo la via che porta alla nostra anima.
Leggiamo l’afasia delle mani febbrili.
Leggiamo!
Leggiamo il corpo sanguinante, il mutismo delle genti.
Leggiamo le autobiografie mai scritte, le poesie sputate nell’aria.
Leggimi di te. Leggimi di me. Leggimi il mondo nel cortile.
Leggiamo privi di coraggio. Leggiamo senza amore di conseguenza.
Leggiamo senza contropartita. Solo per il gusto di morire. E tornare a nascere. Leggiamo l'oblio di oggi.
Leggiamo!
Transit Medina
Sponde del Mediterraneo
Transit, la mettiamo subito nel post che è molto bella (come al solito).
Non credo che riuscirò a tornare online prima del pomeriggio; intanto buona domenica!
Poesia di necessità e confetti mai mangiati
Leggo solo poesia, i poeti uno fianco all'altro, in baci di necessità e confetti mai mangiati.
Leggo E. Dickinson i Meridiani offerta speciale di Crimilde
a 8 euro;Wislava Szymborska dei sogni;Kavafis di memoria e passione;Pablo Neruda le labbra e la
voce;Fernando Pessoa Eteronimo dei giorni di luce perfetta; nel canto ferito Alda Merini;
Derek Walcott le vene del mare;
Federico Garcìa Lorca nuda canta la notte;
Nei versi del paese dell'anima Pier Paolo Pasolini; Marina Cvetaeva dopo la Russia;
e altri,
altri verranno già prima di adesso ...
E non sempre leggo chi scrive poesia.
La poesia è la lussuria dei sensi.
E leggo i gialli e anche noir: non
so se mi spiego, il che, mi fa ridere.
Ma non per i gialli e in noir in sé,
di cui rispetto la forma e le procedure.
Il poeta è l'accalappiacani delle emozioni.
I poeti pur di masticare emozioni si vendono.
La poesia è lo specchietto per le allodole.
Il poeta scandaglia le vibrazioni dell'anima.
La poesia è il teatro dell'assassinio.
Il poeta l'investigatore.
Per questo si scrivono e si leggono poesie.
Il poeta non usa il luminol per rilevare tracce.
Il postino bussa sempre due volte;
L'omicida torna sempre sul luogo del delitto.
Il poeta torna solo sui passi della luna.
E la poesia dispone le parole come le rose.
Sia quando sbocciano, sia alla loro morte
E tornare a fiorire tra baci di vento e rugiada.
...altri ancora e ancora, per esempio i poeti della strada senza voce e senza parole se non
i libri sconosciuti dell'oralità che fanno l'amore a bizzeffe e muoiono scortati di niente nelle curve dritte dei venti sul viso.
Transit Medina
Sponde del Mediterraneo
Di Ibn Hamdîs, il maggior poeta arabo-siciliano dell'XI sec. :
Profumo di donna
Il profumo di lei! Tu credi che il suo amplesso e quella che lo procura siano tutto il paradiso.
Si schiude la rosa della guancia sul ramo della sua persona, e ivi fiorisce la camomilla del sorriso.
Ascoltar la sua parola e' un gradevole passatempo, come il diletto del vino o d'un canto improvvisato.
Mentre la tengo stretta a me, mi racconta i suoi segreti, e la mia bocca raccoglie dalla sua intime confidenze.
Quando le Pleiadi adornano il sommo della notte, offrendo nelle mani dell'alba un mucchietto di stelle, trovo le sue labbra dolci, come fossero infuse di vino vecchio miscelato con muschio.
Buona Domenica !
Roberta
Scusate ma ieri non sono riuscito a connettermi.
Transit.
Anche questa poesia è bellissima, sei in grossa forma creativa di questi tempi e saper mescolare estremo lirismo (i passi della luna) con lo stream of consciousness non è facile: saper padroneggiare i registri stilistici è una grossa qualità!
Roberta.
Conosco molto poco la poesia araba classica ma ogni volta che mi capita di leggere qualcosa mi piace molto, dunque grazie del contributo!
Caro Brunaccio, ti ho trovato, ti ho linkato, teniamoci stretti!
Passator Cortese
http//:passatorecortese.iobloggo.com
Ub saluto.
Scusate, ma la poesia "Io sono comunista" è mia e non di Hikmet. Si tratta purtroppo di un errore che sta girando per la rete a mia insaputa. Vi prego di correggere.
Io sono Comunista - Dario Pulcini
Cordiali saluti,
Dario Pulcini
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