Testo

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domenica 24 febbraio 2013

SUNDAY MAGAZINE


Io so i colori dei mestieri:
sono bianchi i panettieri,
s’alzano prima degli uccelli
e han la farina nei capelli;
sono neri gli spazzacamini,
di sette colori son gli imbianchini;
gli operai dell’officina
hanno una bella tuta azzurrina,
hanno la mani sporche di grasso:
i fannulloni vanno a spasso,
non si sporcano nemmeno un dito,
ma il loro mestiere non è pulito.
(Gianni Rodari.)

Senza pretesa di voler strafare
io dormo al giorno quattordici ore
anche per questo nel mio rione
godo la fama di fannullone
ma non si sdegni la brava gente
se nella vita non riesco a far niente.
Tu vaghi per le strade quasi tutta la notte
sognando mille favole di gloria e di vendette
racconti le tue storie a pochi uomini ormai stanchi
che ridono fissandoti con vuoti sguardi bianchi
tu reciti una parte fastidiosa alla gente
facendo della vita una commedia divertente.
-Ho anche provato a lavorare
senza risparmio mi diedi da fare
ma il sol risultato dell'esperimento
fu della fame un tragico aumento
non si risenta la gente per bene
se non mi adatto a portar le catene.
Ti diedero lavoro in un grande ristorante
a lavare gli avanzi della gente elegante
ma tu dicevi -il cielo è la mia unica fortuna
e l'acqua dei piatti non rispecchia la luna
tornasti a cantar storie lungo strade di notte
sfidando il buon umore delle tue scarpe rotte.
-Non sono poi quel cagnaccio malvagio
senza morale straccione e randagio
che si accontenta di un osso bucato
con affettuoso disprezzo gettato
al fannullone sa battere il cuore
il cane randagio ha trovato il suo amore.
Pensasti al matrimonio come al giro di una danza
amasti la tua donna come un giorno di vacanza
hai preso la tua casa per rifugio alla tua fiacca
per un attaccapanni a cui appendere la giacca
e la tua dolce sposa consolò la sua tristezza
cercando tra la gente chi le offrisse tenerezza.
È andata via senza fare rumore
forse cantando una storia d'amore
la raccontava ad un mondo ormai stanco
che camminava distratto al suo fianco
lei tornerà in una notte d'estate
l'applaudiranno le stelle incantate
rischiareranno dall'alto i lampioni
la strana danza di due fannulloni
la luna avrà dell'argento il colore
sopra la schiena dei gatti in amore.

(Paolo Villaggio)
http://www.youtube.com/watch?v=dwr01fWUwiw




CONTRIBUTI DI TRANSIT



AUTISMO


Poesia.
Nel grattacielo della caverna
la mia vita è me stesso.

Poesia.
Nella sospesa assoluta
purezza.

Poesia.
I ritmi secondo i bisogni e le necessità.

Poesia.
Magma di sé quando son nato. 
Vivo.

Poesia.
L’amore che muto giunge.

Poesia.
Il dolore in una contrazione del mare.

Poesia.
Il peso delle nuvole negli occhi.

Poesia.
Le parole balsamo delle mie ferite.

Poesia.
Lo strazio indicibile delle carezze.

Poesia.
Su questa terra avanguardia straniera.

Poesia.
Braccia e mani languono intrecciati.

Poesia.
Nei palmi stridono silenzi notturni.






Riflessioni sul voto

Dovrei andare a votare oggi pomeriggio. Insieme a mia moglie. 
Mio figlio dovrebbe andarci tra poco. 

Io e lui ne abbiamo parlato e in certe occasioni anche insieme alla mamma.

Il seggio è vicino all'unico cinema dove abito. Il film in programma è l'ultimo di Tornatore di cui un amico di palestra me ne ha parlato bene e che ala fine serba una sorpresa come fosse un giallo... le elezioni, il risultato delle elezioni come un giallo in cui c'è una vittima e quindi l'assassino? 

Il penultimo film di Tornatore non mi piacque. Eppure si raccontava di un bambino e della sua formazione ideale e politica nella Sicilia degli anni Cinquanta Sessanta. Cose non da poco, considerando le lotte per la terra e contro le baronie e la strage di portella delle Ginestre. 

Perché voto e per chi.

Bisogna che faccia una piccola premessa e una conseguente disamina delle varie forze di sinistra in campo.Analisi e considerazioni che scrivo qui in ambito pubblico e oltre la famiglia e anche nei pochi rapporti tra compagni e amici.

Premessa: 
Escludo a priori il voto al Pd, anche quando mi parlano di voto utile, disgiunto(a meno che non votassi in Lombardia, ma giusto per schiattare il fegato a leghisti e ciellini, oltre che ai pidiellini)e quando mi dicono che favorirei Berlusconi. Eh già, perché in tutti questi anni l'opposizione del Pd l'avessi fatta io e tutti quelli che la pensano come me. Bersani oggi si ricorda di parlare di conflitti di interessi e relativa legge. E lasciamo stare le missioni di guerra camuffate di pace e l'affaire degli aerei da guerra. E le banche, lasciando persino stare il MPS, fattaccio più clamoroso della Parmalat.

Voto utile per chi?
E poi quale è la differenza sostanziale tra la visone politica del Pd e quella del Pdl? Entrambe, dico, a livello tattico e strategico come ci fanno vivere e dove ci portano? Di certo non oltre il campo del capitalismo. E perché mai dovrei aspettarmi che il Pd vada oltre il capitalismo se lo ha sposato? Questo però non deve renderci ciechi, nel senso nel non vedere le le loro contraddizioni e di chi se ne differenzia.

Spesso, o sempre, in passato ho votato Rifondazione, pur non militando in quel partito e non essendo un suo iscritto. Però pensavo che a livello elettorale fosse il partito più a sinistra, anche se al suo interno vi erano più anime o correnti di pensiero comunista. Non era quel che mi soddisfacesse al 100%, ma come in tutte le cose della vita e della politica, bisogna sempre porsi in maniera dialettica, quindi prevedere un cambiamento o un assetto politico e culturale in linea con determinati principi.

Questo è uno dei motivi per cui non si può essere interclassisti. E il movimento di Grillo è un presente-futuro partito interclassista. Ecco perché non si può annoverare tra le sue file spezzoni o collaborazioni con ex missini o i nuovi fascisti di casapaund e simili. Cosa significa fare lo stesso ragionamento e avere lo stesso obiettivo rispetto al ruolo delle banche e poi dichiararsi fascisti, razzisti e xenofobi? E poi, se a unire il movimento 5 stelle con casapaund ci potrebbero essere delle parole d'ordine e vari slogan e se a divergere, per assurdo, fosse la solo la tattica, lo scenario finale, cioè la strategia, non può che essere opposta, per cui nessun punto di contatto politico, culturale e perciò interclassista.

Ed è su questo crinale che il discorso politico di Grillo è ambiguo e pericoloso.

Sel: Mi sembra la ruota di scorta del Pd. Alla maniera del Centrosinistra di Prodi. Sel, mi ricorda proprio il ruolo di Rifondazione al massimo come pronto soccorso per l'allora centrosinistra. Vendola da parte sua ha come strategia quella di condizionare nel presente e per il futuro non tanto i vertici del Pd, ma la base. Insomma sul lungo termine Vendola spera di accaparrarsi in una prospettiva di sinistra la base del Pd.
Ma se il Pd ha appoggiato con tutte le sue forze il governo do Monti e dopo le elezioni vuole gobvernare insieme al nuovismo ipocrita e di facciata di Monti, Vendola ha già perso in partenza. Tutt'al più farà la ruota di scorta e dovrà portare croce e senso di colpa, due concezioni tipiche del cattolicesimo.

Dunque?
Alle elezioni precedenti, pur non essendo iscritto o militante del partito comunista dei lavoratori di Ferrando, diedi il mio voto a quel partito, cosciente che fosse un voto resistenziale e di nicchia, quindi inservibile nella logica elettoralistica. Se oggi fossi del partito di Ferrando o di un altro partito di quelle dimensioni e peso, sosterrei l'analisi del mio partito, ma così non è perché al momento non milito in nessuno partito pur essendo di sinistra e al di là del Pd.

Potrei quindi anche astenermi e rimanere nella mia torre d'avorio o gabbia dorata(per modo di dire)e snobbare (intellettualisticamente?) queste masse che procedono ancora dietro chi li prende in giro e pur avendo maggioranza cosiddetta bulgara non è andata oltre l'interesse personalistico del grande capo Berlusconi e di coloro che dovevano opporsi e costituire un inflessibile opposizione politica, sociale e culturale. 

Dunque?
Votare ancora Ferrando che apertamente si dichiara anticapitalista e per la nazionalizzazione delle banche e non mette il suo nome al posto del partito? Si, ci ho pensato e la cosa mi tenta.

Infine, ma è solo l'inizio, di un discorso, un altro ancora,in prospettiva di un contenitore più vasto, cioè, non il partito, ala momento, ma il movimento di Ingroia(tutto sommato,potremmo paragonarlo a uno dei gruppi del sessantotto, ma oggi sarebbe sconfitto in partenza)che è e rimane al momento un CONTENITORE che muterà dopo le elezioni e nel tempo.

Al suo interno ci sono vari spezzoni e sensibilità di movimenti ... da cui si potrebbe costruire un futuro partito ... rivoluzionario. 

Certo, ala momento no si può pretendere di più, nel senso tattico, a meno che non si faccia la scelta di un partito come quello di Ferrando o del partito marxista leninista eccetera.

Ieri leggevo sul Manifesto l'indicazione del Carc a proposito su chi votare alle elezioni.
Ebbene la direzione politica di quel partito si è espressa per il voto, tattico, al Movimento5stelle. Probabilmente per i Carc mandare le "truppe" di Grillo alla Camera e al Senato, significa disarticolare o condizionare il Parlamento per un avanzamento del lavoro rivoluzionario della talpa.

Voterò Ingroia anche se certe inclusioni ed esclusioni non mi stanno bene: Di Pietro, a cui riconosco l'opposizione a Berlusconi, in mancanza del Pd, il quale si oppose a una commissione parlamentare sulla carneficina nazifascista di Genova; e l'esclusione di Agnoletto in quanto sensibilità, oppositore e testimone in carne e ossa sul campo di battaglia contro il governo della mattanza.

Voto Ingroia contro il voto utile, se da lì ci saranno delle vere istanze di base,e di prospettiva...

Buon domenica e buon pomeriggio.
Le rose fioriranno? Le rose fioriscono, oppure vengono su male, al di là dei nostri "desideri" e sforzi, e anali.

(Transit)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

SONO BRUNACCIO

Per due giorni non si farà che parlare di elezioni.
Tra Vendola che dichiara Fidel un tiranno, chiede 'democrazia' per Cuba, sta per Israele e come figura ispiratrice mette il cardinal Martini; tra Ingroia che rappresenta la sinistra 'civile', inurbata, ammiratrice della magistratura e della polizia quando è 'onesta', ovvero l'opposto dei miei ideali di sinistra 'sangue e sudore', amore per il popolo -anche quando non segue l' 'onestà' da codice penale- e odio per i tribunali della borghesia; tra gli appelli al voto utile per il Pd (voto utile che sarebbe stare dalla parte della finanza e di Obama che, e già dice tutto, ha giudicato Bersani 'affidabile'...de hoc satis); e tra le urla di Grillo davanti ad una folla sloganistica e acritica (cioè già pronta per un leader futuro più pericoloso del filibustiere genovese)...finisce che anche quest'anno io non voterò.
Preferisco però oggi fare un respiro e non parlarne, così ho messo questo confronto 'culturale', tra il lavorismo classico della poesia di Rodari e il rifiuto del lavoro della canzone di De Andrè (scritta da Villaggio) e vediamo se ci sono valutazioni e/o contributi.

Transit ha detto...

Autismo



Poesia.
Nel grattacielo della caverna
la mia vita è me stesso.

Poesia.
Nella sospesa assoluta
purezza.

Poesia.
I ritmi secondo i bisogni e le necessità.

Poesia.
Magma di sé quando son nato.
Vivo.

Poesia.
L’amore che muto giunge.

Poesia.
Il dolore in una contrazione del mare.

Poesia.
Il peso delle nuvole negli occhi.

Poesia.
Le parole balsamo delle mie ferite.

Poesia.
Lo strazio indicibile delle carezze.

Poesia.
Su questa terra avanguardia straniera.

Poesia.
Braccia e mani languono intrecciati.

Poesia.
Nei palmi stridono silenzi notturni.

Anonimo ha detto...

SEMPRE BRUNACCIO.

Grande Transit: sei stato in pausa ma sei tornato con stile. Un simbolismo spinto che nell'analogia riesce a dire tutto, a cominciare dal titolo.
Bravissimo!
Per aggiornare aspetterei comunque la fine della giornata, se ci fossero altri contributi di ogni tipo, tuoi o degli altri. Così facciamo un aggiornamento unico!

Transit ha detto...

Dovrei andare a votare oggi pomeriggio. Insieme a mia moglie.
Mio figlio dovrebbe andarci tra poco.

Io e lui ne abbiamo parlato e in certe occasioni anche insieme alla mamma.

Il seggio è vicino all'unico cinema dove abito. Il film in programma è l'ultimo di Tornatore di cui un amico di palestra me ne ha parlato bene e che ala fine serba una sorpresa come fosse un giallo... le elezioni, il risultato delle elezioni come un giallo in cui c'è una vittima e quindi l'assassino?

Il penultimo film di Tornatore non mi piacque. Eppure si raccontava di un bambino e della sua formazione ideale e politica nella Sicilia degli anni Cinquanta Sessanta. Cose non da poco, considerando le lotte per la terra e contro le baronie e la strage di portella delle Ginestre.

Perché voto e per chi.

Bisogna che faccia una piccola premessa e una conseguente disamina delle varie forze di sinistra in campo.Analisi e considerazioni che scrivo qui in ambito pubblico e oltre la famiglia e anche nei pochi rapporti tra compagni e amici.

Premessa:
Escludo a priori il voto al Pd, anche quando mi parlano di voto utile, disgiunto(a meno che non votassi in Lombardia, ma giusto per schiattare il fegato a leghisti e ciellini, oltre che ai pidiellini)e quando mi dicono che favorirei Berlusconi. Eh già, perché in tutti questi anni l'opposizione del Pd l'avessi fatta io e tutti quelli che la pensano come me. Bersani oggi si ricorda di parlare di conflitti di interessi e relativa legge. E lasciamo stare le missioni di guerra camuffate di pace e l'affaire degli aerei da guerra. E le banche, lasciando persino stare il MPS, fattaccio più clamoroso della Parmalat.

Voto utile per chi?
E poi quale è la differenza sostanziale tra la visone politica del Pd e quella del Pdl? Entrambe, dico, a livello tattico e strategico come ci fanno vivere e dove ci portano? Di certo non oltre il campo del capitalismo. E perché mai dovrei aspettarmi che il Pd vada oltre il capitalismo se lo ha sposato? Questo però non deve renderci ciechi, nel senso nel non vedere le le loro contraddizioni e di chi se ne differenzia.

PS: Adesso devo uscire di casa per una mezzora, quindi a dopo. Ciao.

Transit ha detto...

Spesso, o sempre, in passato ho votato Rifondazione, pur non militando in quel partito e non essendo un suo iscritto. Però pensavo che a livello elettorale fosse il partito più a sinistra, anche se al suo interno vi erano più anime o correnti di pensiero comunista. Non era quel che mi soddisfacesse al 100%, ma come in tutte le cose della vita e della politica, bisogna sempre porsi in maniera dialettica, quindi prevedere un cambiamento o un assetto politico e culturale in linea con determinati principi.

Questo è uno dei motivi per cui non si può essere interclassisti. E il movimento di Grillo è un presente-futuro partito interclassista. Ecco perché non si può annoverare tra le sue file spezzoni o collaborazioni con ex missini o i nuovi fascisti di casapaund e simili. Cosa significa fare lo stesso ragionamento e avere lo stesso obiettivo rispetto al ruolo delle banche e poi diciararsi fascisti, razzisti e xenofobi? E poi, se a unire il movimento 5 stelle con casapaund ci potrebbero essere delle parole d'ordine e vari slogan e se a divergere, per assurdo, fosse la solo la tattica, lo scenario finale, cioè la strategia, non può che essere opposta, per cui nessun punto di contatto politico, culturale e perciò interclassista.

Ed è su questo crinale che il discorso politico di Grillo è ambiguo e pericoloso.

Sel: Mi sembra la ruota di scorta del Pd. Alla maniera del Centrosinistra di Prodi. Sel, mi ricorda proprio il ruolo di Rifondazione al massimo come pronto soccorso per l'allora centrosinistra. Vendola da parte sua ha come strategia quella di condizionare nel presente e per il futuro non tanto i vertici del Pd, ma la base. Insomma sul lungo termine Vendola spera di accaparrarsi in una prospettiva di sinistra la base del Pd.

Transit ha detto...

Ma se il Pd ha appoggiato con tutte le sue forze il governo do Monti e dopo le elezioni vuole gobvernare insieme al nuovismo ipocrita e di facciata di Monti, Vendola ha già perso in partenza. Tutt'al più farà la ruota di scorta e dovrà portare croce e senso di colpa, due concezioni tipiche del cattolicesimo.

Dunque?
Alle elezioni precedenti, pur non essendo iscritto o militante del partito comunista dei lavoratori di Ferrando, diedi il mio voto a quel partito, cosciente che fosse un voto resistenziale e di nicchia, quindi inservibile nella logica elettoralistica. Se oggi fossi del partito di Ferrando i di un altro partito di quelle dimensioni e peso, sosterrei l'nalisi del mio partito, ma così non è perché al momento non milito in nessuno partito pur essendo di sinistra e al di là del Pd.

Potrei quindi anche astenermi e rimanre nella mia torre d'avorio o gabbia dorata(per modo di dire)e snobbare (intellettualisticamente?) queste masse che procedono ancora dietro chi li prende in giro e pur avendo maggioranza cosiddetta bulgara non è andata oltre l'interesse personalistico del grande capo Berlusconi e di coloro che dovevano opporsi e costituire un inflessibile opposizione politica, sociale e culturale.

Dunque?
Votare ancora Ferrando che apertamente si dichiara anticapitalista e per la nazionalizzazione delle banche e non mette il suo nome al posto del partito? Si, ci ho pensato e la cosa mi tenta.

Infine, ma è solo l'inizio, di un discorso, un altro ancora,in prospettiva di un contenitore più vasto, cioè, non il partito, ala momento, ma il movimento di Ingroia(tutto sommato,potremmo paragonarlo a uno dei gruppi del sessantotto, ma oggi sarebbe sconfitto in partenza)che è e rimane al momento un CONTENITORE che muterà dopo le elezioni e nel tempo.

Al suo interno ci sono vari spezzoni e sensibilità di movimenti ... da cui si potrebbe costruire un futuro partito ... rivoluzionario.

Certo, ala momento no si può pretendere di più, nel senso tattico, a meno che non si faccia la scelta di un partito come quello di Ferrando o del partito marxista leninista eccetera.

Ieri leggevo sul Manifesto l'indicazione del Carc a proposito su chi votare alle elezioni.

Ebbene la direzione politica di quel partito si è espressa per il voto, tattico, al Movimento5stelle. Probabilmente per i Carc mandare le "truppe" di Grillo alla Camera e al Senato, significa disarticolare o condizionare il Parlamento per un avanzamento del lavoro rivoluzionario della talpa.

Voterò Ingroia anche se certe inclusioni ed esclusioni non mi stanno bene: Di Pietro, a cui riconosco l'opposizione a Berlusconi, in mancanza del Pd, il quale si oppose a una commissione parlamentare sulla carneficina nazifascista di Genova; e l'esclusione di Agnoletto in quanto sensibilità, oppositore e testimone in carne e ossa sul campo di battaglia contro il governo della mattanza.

Voto Ingroia contro il voto utile, se da lì ci saranno delle vere istanze di base,e di prospettiva...

Buon domenica e buon pomeriggio.
Le rose fioriranno? Le rose fioriscono, oppure vengono su male, al di là dei nostri "desideri" e sforzi, e analisi.

Anonimo ha detto...

SONO BRUNACCIO.

Transit, anche se la tua scelta è stata diversa, e ce l'hai raccontata molto bene, io rispetto profondamente chi ha deciso di votare e capisco in qualche modo la sua scelta (anche io ci ho pensato molto).
Sono i percorsi comuni nelle lotte ad unire i compagni e non la partecipazione o meno al sancire i nomi del nuovo comitato d'affari della borghesia!