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giovedì 14 marzo 2013

UNO, NESSUNO, CENTOMILA

Su questo nuovo papa si discute già molto.
E' nemico giurato di ogni lotta sociale che in qualche modo odora di marxismo fino ad avvallare le peggiori dittature e nel contempo avverso ad un esagerato sfruttamento. Alcune spinte sociali accolte e i discorsi sul liberismo che distrugge il lavoro degno gli valgono la simpatia di molti cattolici di sinistra che forse ignorano il 'lato oscuro' che Verbitsky manda avanti con, sembra, buona documentazione e che sembra emergere dal lapidario, ma evocativo, commento su questa elezione di Hebe Bonafini delle Madri de Plaza de Mayo.Notevole la sua avversione alle politiche di Kirchner ('Il numero uno dell'opposizione' lo definì un giorno il presidente argentino ora defunto) e alle unioni gay volute dalla moglie nonchè imbarazzanti le dichiarazioni misogine del 2007.
Secondo me è un papa pensato per normalizzare l'America Latina, un continente dove la fede cattolica è fortissima ma è legata a istanze socialiste. E la teologia della liberazione sta tornando molto forte là, e forse un suo giurato nemico, che passa per amico dei poveri, può fare la differenza per normalizzarla.
Se pensiamo a Giovanni Paolo II e alla sua avversione ai movimenti di lotta e alla teologia della liberazione, credo che il parallelismo tra l'Argentino e il Polacco fili da sè. E dietro Wojtyla c'era l'oggi papa emerito Ratzinger... sempre per voler fare peccato come dice Andreotti.
Tuttavia non si esclude che un anticomunista sia una persona morale, e sembra che questo lo sia.
I preti sono gente che parla per simboli, e la scelta del nome e la condotta personale, nonchè il tono del discorso, fanno pensare ad uno che potrebbe mettere bocca nelle questioni economiche e tentare di dare una ridimensionatina all'enorme uso privato delle ricchezze ecclesiastiche facendosi molti nemici interni.
L'alternativa a costui sarebbe stato probabilmente Scola, un papa ciellino, una situazione ancora più inquietante rispetto ad un vecchio reazionario moralizzatore, che forse, al contrario dei ciellini, una revisione alle finanze cercherà di darla.
La Chiesa cattolica è ricca di contraddizioni e forse proprio un reazionario che cercherà di normalizzare l'America Latina potrebbe essere un riformatore (in senso economico) interno...le categorie logiche normali spesso saltano in certe dimensioni religiose e rispetto all'identità vale più il pirandelliano, 'Uno, Nessuno e Centomila'.
Del resto, dico per dire, anche Savonarola era un reazionario ma era anche un moralizzatore, ma anzichè papa è finito sul rogo...omnia munda mundis.

4 commenti:

Transit ha detto...

La Chiesa progressista non è mai esistita. La rondine o le lucine dei don Gallo, dei Zanotelli, di quel prete genovese di cui non ricordo il nome(me ne scuso)dei quattro preti torturati e di cui due uccisi dalla dittatura fascista di Videla quando alla guida della Chiesa argentina c’era proprio il neo Francesco. La Chiesa è rimasta ai tempi della condanna di Giordano Bruno. La Chiesa fa sempre il gioco delle tre carte. Il pastore tedesco non era molto bravo a fare il gioco delle tre carte:era un principiante, per questo si è dimesso. La Chiesa dei preti poveri, che non significa chiesa comunista, è sempre stata combattuta al suo interno. La Chiesa da un lato è monarchia assoluta e dall’altro capitalismo parassitario. Già nel film Il Padrino la Chiesa faceva le schifezze col denaro.

L’abito fa il monaco. Francesco davvero parlava cogli uccellini, ma prima maneggiava il denaro della famiglia. Dovette spogliarsi del tutto per non sporcarsi le mani e l’anima. Sotto i vestiti della Chiesa, il potere. La Chiesa a parole è con i poveri, nonostante le missioni eccetera, ma nella realtà concreta è potere materialista. La Chiesa maneggia i lauti vantaggi che riceve e pretende dallo Stato italiano per rafforzare il proprio potere materiale. In America latina la Chiesa è sempre stata schierata dalla parte delle dittature militari. A parte qualche singola eccezione, il fatto principale non è qualche pastore coraggioso ma la Chiesa in sé e i suoi fedeli che marciano uniti contro le ingiustizie dei ricchi e delle dittature militari.

L’esempio di Francesco ben venga, ma per carità di dio, non fatelo rivoltare nella tomba o ciò che resta di lui facendogli vedere altri mercanti nel tempio o casa di dio. E quale sarebbe la casa di dio? la casa del signore è nella casa di ogni povero: è la gerarchia della Chiesa che deve andare nella casa di dio lasciando il tempio di Dio.

Ricordate o miei accaniti feroci impenitenti lettori i preti operai?
Bene. La Chiesa dovrebbe, se parla in nome di Francesco da un lato dovrebbe spogliarsi delle sue ricchezze, abbattere tutte le ostentazioni di potere e vanagloria quando i suoi ministri si vestono con tutti quei sai costosissimi e dall’altro guadagnarsi da vivere come fanno tutti i padri di famiglia e i figli di tutti i padri.

La predicazione non si compra, così come la coerenza e ancor più la santità.

Ho dimenticato qualcosa? Si, ma la realtà, invece, no. C’è tempo. Da qui al 2500 e al 3000 c’è tempo. Per chi non ha da mangiare, una casa, un lavoro c’è tempo, persino l’amore, c’è tempo come la quantità sproporzionata della fame e della miseria e di una vita di sofferenza dura e oscura.
C’è tempo per Francesco dìAssisi.

Anonimo ha detto...

SONO BRUNACCIO

Ciao Transit, mi fa molto piacere questo tuo commento che in buona parte condivio, ma su cui vorrei fare un minimo distinguo.
In realtà in America Latina è esistita ed esiste la teologia della liberazione, che ha visto coinvolti numerosissimi preti e qualche vescovo.
La teologia della liberazione, nelle sue punte più estreme, dice che le categorie evangeliche dell'assistenza in un'epoca industrializzata e capitalista sono insufficienti e, per lottare per 'il regno di Dio e la sua giustizia', ci vogliono gli strumenti della socializzazione delle risorse.
Dentro il governo di Sandino o al suo fianco c'erano anche religiosi della teologia della liberazione e Don Camillo Torres, compagno e prete colombiano morto in uno scontro a fuoco, è stato addirittura uno dei teorici ispiratori della lotta armata brigatista.
Dunque io non direi che non esiste una Chiesa dei poveri, direi meglio che non esiste una gerarchia clericale di alto livello che è davvero a favore dei poveri, mentre le istanze di liberazione in quel continente sono molto sentite dai preti di base.
E i preti operai, da cui nascono le Comunità di Base, sono dirette derivazioni e applicazioni della teologia della liberazione.
Solo che, come dici tu, contano come il due di coppe perchè ostracizzate dal Polacco e da tutto l'entourage.
Torno a ribadire che una ricerca di maggiore austerità della CCAR è pensabile da parte di questo papa: ciò non significa che la Chiesa diverrà la voce dei poveri, ma che forse applicherà una certa austerity...o meglio, credo che questo papa ci proverà, poi forse mi sbaglio non lo so.

E presto a Rio ci sarà la Giornata della Gioventù: aspettiamoci da Francesco I parole di fuoco contro gli esperimenti socialisti!
Ma io credo anche che ormai le masse latinoamericane, almeno quelle bolivariane, abbiano un livello tale di coscienza che, pur rimanendo cattoliche, sapranno fregarsene delle linee politiche papali che, va precisato, nemmeno per un cattolico possono essere infallibili (l'infallibilità c'è solo per pronunziamenti ex cathedra su dogmi di fede derivati dalle scritture o dai tradizionali).

Transit ha detto...

Brù, intendevo la Chiesa gerarchica, non quella "periferica" e di base dell'America Latina. Quello dell'America Latina è un capitolo aperto proprio perché non gerarchico.

Ma se questo papa oggi si chiama Francesco l'evangelizzazione inizia dal denudarsi delle ricchezze.
Iniziassero innanzitutto a rinunciare ai privilegi e poi ...beh, l'elenco è piuttosto lungo, per cui Francesco può passare ai fatti, ma c'è tempo per la sua coerenza, anche se le loro moltitudini soffrono e patiscono gli ingranaggi del capitalismo e la finanza che gioca sulla pelle degli ultimi.

Anonimo ha detto...

SONO BRUNACCIO

Sì, Transit, avevo capito ciò che intendevi; ho precisato soltanto per eventuali lettori esterni e che non ci conoscono.

Per il resto...al di là dell'atteggiamento privato molto sobrio, è da vedere se metterà mano alle ricchezze finanziarie e imporrà dei cambiamenti all'istituzione.

Ciao, buona giornata.