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martedì 26 febbraio 2013

A DESTRA DELL'EUROPA

Lo scenario elettorale mostra un rifiuto degli italiani di appoggiare ulteriormente la linea europeista, che il Pd con Monti ha sostenuto sino alla fine e che ora viene punito perchè è ormai evidente a chiunque che ci sta spolpando.
La risposta all'Europa è però inconscia ed immatura, e vira a destra, una destra da uomo qualunque di Grillo da una parte, e una destra sudamericana del Berlusca, che 'marciando divise per colpire unite' raggiungono risultati impensabili.Io penso che l'ingovernabilità finirà in un governo di intesa o di tecnici, che, tra una riforma elettorale e una discussione sui diritti civili, finirà in un annetto di fare il lavoro di Monti, tagliando sulle pensioni e sul settore pubblico (quel che manca per applicare la lettera Draghi-Trichet) e magari introducendo qualche ammortizzatore.
Ma dipende poi dal Parlamento (un Parlamento davvero anomalo, emblematico della crisi della forma Stato), e in questo senso da come si muoveranno i grillini (anche se saranno capaci di muoversi e di capirci), che è tutto da vedersi, e, a breve, da chi succederà al Colle a Napolitano, uomo di fiducia di Obama e dei Mercati.
E' fatto tragico che la risposta contro l'Europa abbia mostrato di andare verso destra, una destra ora soft per quel che riguarda il grillismo, e una destra parodistica e fondata sulla rendita ed il malaffare di molti, per quel che è il berlusconismo.
Ma, comunque si decideranno i giochi, sia che la situazione politica abbia uno stallo sia che ci sarà un nuovo governo mai eletto ad eseguire i dettami dell'economia internazionale, le misure del Capitale andranno avanti, e se ci impoveriamo ancora, un popolo che torna ad essere capace di abboccare alle chimere e fare adunate con scene fanatiche davanti ad un saltimbanco genovese, o a venerare un caudillo milanese maniaco sessuale che promette soldi e felicità (e che un anno fa tutti odiavano a morte dopo averlo già votato), può andare verso scenari inquietanti addirittura di scontri feroci tra due Italie, una solidale e legata ai movimenti, ed un'altra sempre più revanscista e xenofoba.
URGE IMPEGNO IN QUANTI SI RICONOSCONO NELLE LOTTE DI BASE E DELL'AUTONOMIA SOCIALE PER PENSARE COME POTER ANDARE A SINISTRA, ANZICHE' A DESTRA, DELL'EUROPA.
SEMBRA UNO SLOGAN, MA E' ORMAI SOLO DAI TERRITORI CHE SI PUO' RESISTERE AL CAPITALE FINANZIARIO DEL PD E DEI GOVERNI D'INTESA E ALLE OMBRE NERE CHE ALEGGIANO.

Non è un'analisi, ma solo un pensierino a caldo, forse un sacco di stupidaggini, ma che spero possano dare un minimo contributo ad un dibattito in una situazione difficilissima.

1 commento:

Anonimo ha detto...

SONO BRUNACCIO

Sinceramente faccio fatica a capire la solita litania sugli italiani scemi ecc... che salta sempre fuori quando vince la destra.

Vediamo un po' i partiti e perchè avremmo dovuto votarli
- Il Pd è il responsabile del governo Monti, ovvero un governo che ha colpito nel modo più duro e nel più breve tempo le classi basse e soprattutto quelle medie e rivotarli sarebbe stato da imbecilli
-Sel sconta l'effetto Vendola, quello che io chiamo l'effetto del chiacchierone. Chiunque parla senza che si capisca quel che dice all'inizio affascina le masse perchè sembra che chissà cosa abbia da dire, ma presto si scopre che sostanzialmente non dice nulla, o dice poco. Associandosi al Pd ha finito di bruciarsi.
-Rivoluzione Civile ha messo magistrati, sbirri e uomini di apparato del Pdci e di Rifonda. Noi italiani, che siamo mediterranei e levantini, abbiamo in antipatia magistrati e sbirri, anche con buone ragioni. Ci fosse stato come frontman un uomo della società civile o del mondo del lavoro, anche sconosciuto, io e molti altri la avrei votata, e insegna bene quello che ha fatto Gino Strada.

A fronte di ciò:
- Chi sente il fascino del Berlusca si è detto che il governo successivo è stato peggiore del suo (e non è facile avere le categorie per cui l'uno ha spianato la strada all'altro) e si è sentito affascinato dalla promessa di soldi e felicità che su chi è alla disperazione tira sempre. Una cosa simile alle religioni ma con una ricompensa terrena.

-Grillo ha parlato alla pancia della classe media in crisi ed ha saputo, pro domo sua, partire dai bisogni e da un linguaggio grezzo ma popolare, mescolando di tutto e di più ma creando un immaginario concreto.

Partire dai bisogni...ecco cosa si dovrebbe rifare.
Ovvio che noi dobbiamo attaccare il capitalismo, perchè la casta altro non è che la produzione politica della classe capitalista. Un capitale parassitario, redditizio e clientelare come il nostro non può che produrre forme politiche del genere.

Piuttosto che inveire contro l'arretratezza e l'inciviltà degli italiani, ricominciamo a partire dai bisogni e dalla gente comune, ma in senso marxista, solidale e autogestionario.
Vedrete che battiamo Grillo sul suo stesso terreno.

(Ringrazio Ilic per una serie di spunti che mi ha fornito in una discussione telefonica).